Due notizie per i consumatori. La prima è che l’attesa dei promessi bonus per l’acquisto di bici e monopattino elettrici, sta per finire. Mentre per quanti hanno investito o avevano risparmi in banche in default si potrà fare domanda di indennizzo. In altri versi due notizie anche se di segno opposto, messe in evidenza da Adiconsum. Su bici e monopattini, in realtà si tratta ancora di un rinvio, ma pare l’ultimo di una serie che ha tenuto molti acquirenti in attesa di solenni e ultimative decisioni del Ministero dell’Ambiente.
Questa volta dovrebbe essere l’ultimo rinvio prima del’atteso bonus, per chi ha acquistato con entusiasmo la bicicletta o il monopattino elettrico per fare attività fisica, ma anche per contribuire a ridurre l’inquinamento. E, in tempi di Covid, per allentare i possibili contagi da pullman strapieni.
Da alcune notizie raccolte dall’Adiconsum ritenute imminenti, il Ministero dell’Ambiente ha deciso di attivare il portale per la richiesta del bonus bici quando i 210 milioni di euro stanziati saranno disponibili. Quindi non più a settembre, ma a novembre.
“Sembra altresì salva la volontà di far ottenere a tutti coloro che hanno acquistato una bici o altro dispositivi per la mobilità sostenibile il rimborso nel caso abbiamo già effettuato gli acquisti o il rimborso nel caso di acquisti futuri”, scrive l’Adiconsum, “Ricordiamo inoltre, che per ottenere il buono o il voucher occorrerà lo scontrino parlante, come quello della farmacia, su cui viene riportato il codice fiscale dell’acquirente, o la fattura”. Insomma un po’ di burocrazia e un po’ di rinvii ma per novembre gli acquirenti dovrebbero avere il bonus tanto atteso. Stando poi alla seconda “buona notizia” per l’Adiconsum
gli investitori delle 4 banche in default: Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara; dovrebbero scattate le domande per gli indennizzi dei cittadini investitori.
“A causa del lockdown”, ricorda l’Adiconsum, “avevamo chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) di prorogare termini per la presentazione degli indennizzi forfettari sia per gli obbligazionisti e gli azionisti delle 4 banche in risoluzione che per gli azionisti delle banche venete”.
Si potrà, secondo i nuovi calcoli e disposizioni, quindi presentare, fino al 30 novembre 2020, la domanda di integrazione del 15% da parte degli obbligazionisti delle 4 banche risolte che hanno già ricevuto l’indennizzo dell’80%, secondo quarto stabilito dell’articolo 1, comma 506 della
Legge n. 145/2018. Al momento, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) ha concesso tale proroga solo agli obbligazionisti delle 4 banche, lasciando fuori gli azionisti delle 4 banche fallite e delle banche venete.
“Come Adiconsum”, promette l’associazione, “continueremo a portare avanti le nostre richieste al Ministero dell’Economia e al FITD per tutelare anche gli azionisti”.