Perché un’alleanza tra PMI, giovani consumatori e aziende fintech è strategica per l’Italia.
Chi di noi non ha imparato a destreggiarsi meglio con gli acquisti online negli ultimi tempi? Alcune statistiche, infatti, confermano che l’e-commerce continua a crescere a vista d’occhio. Per esempio, Amazon ha riportato nel secondo trimestre del 2020 una crescita dei ricavi pari al 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Più in generale, gli analisti prevedono che in un paio d’anni un acquisto su cinque sarà fatto su Internet a riprova del fatto che, al di là dell’emergenza Covid, in molti continueranno a preferire questa modalità di shopping trasformandola in una vera e propria abitudine.
Insomma, il futuro sarà sempre più digitale, ragion per cui le aziende si trovano costrette a rivedere i propri modelli di business per stare al passo con i tempi e soddisfare i bisogni di una clientela sempre più esigente e raffinata, anche alla luce del fatto che, insieme ai migranti digitali, il mercato sarà popolato sempre più dai nativi digitali.
Il settore finanziario, naturalmente, non fa eccezione considerato che la pandemia ha contribuito ad accelerare, di 10 anni secondi alcuni, un processo di cambiamento già in atto. Una delle chiavi di lettura di questa evoluzione è rappresentata dai pagamenti digitali, come quelli da smartphone per esempio, settore che costituisce la principale fetta della torta fintech.
Semplicità d’uso, velocità, distanziamento sociale, una maggiore percezione di sicurezza sono tutti ingredienti che hanno dato linfa alle nuove forme di pagamento e questo contribuirebbe a spiegare perché l’uso del contante sarà destinato a calare di circa il 10% entro la fine dell’anno in Europa, secondo le stime di Accenture. In Italia, nel solo mese di Marzo 2020, i pagamenti elettronici o via mobile hanno rappresentato il 36% sul totale dei pagamenti, ci dicono i dati di un’altra società di consulenza, Oliver Wyman. Più in generale, rende noto Mastercard, questo cambiamento è qui per restare visto che un consumatore su due prevede di continuare a utilizzare forme di pagamento cashless nel prossimo futuro.
Insomma, i pagamenti digitali potrebbero rappresentare un alleato prezioso per gli imprenditori italiani impegnati nella ripresa post-pandemia. Stando a quanto riporta l’osservatorio di SumUp, azienda specializzata in lettori di carte portatili e soluzioni di pagamento per piccole e medie imprese, il pagamento senza contante sarebbe una soluzione gradita tanto ai commercianti quanto ai consumatori. Se, infatti, i primi hanno sposato l’online in un caso su due, i secondi hanno dimostrato di preferire soluzioni di pagamento elettroniche in due casi su cinque.
Attore protagonista, la Generazione Z anche se, sottolinea Morgan Stanley, è ancora prematuro per dirlo: secondo la banca d’affari siamo solo all’inizio di un percorso e il momento giusto per tirare delle conclusioni sarà solo quando coloro nati dopo il 1995 diventeranno la principale classe di consumo, ovvero nell’età compresa tra 25 e 40 anni.
Un dato, tuttavia, è certo. Come ha recentemente dichiarato dalle colonne del Times Natalie Ceeney,. presidente di Innovate Finance, associazione di categoria inglese, “Lungi dall’essere la fine del fintech, questo è il momento in cui l’innovazione e la rivoluzione finanziaria assumono un ruolo centrale”.
Perciò un’alleanza tra piccole e media imprese, giovani consumatori e aziende fintech diventa strategica per aiutare l’Italia a contrastare le risacche della pandemia.