Si è conclusa positivamente la disputa tra UE e Stati Uniti relativa alle esportazioni di aragoste destinate al mercato europeo. Nella serata di ieri – fa sapere Confagricoltura – è stato raggiunto un accordo che prevede, con effetto retroattivo dallo scorso 1 agosto, la soppressione dei dazi doganali applicati sulle aragoste vive e congelate esportate dagli Usa. Gli Stati Uniti, dal canto loro, ridurranno della metà le tariffe su una lista di prodotti – tra i quali piatti pronti a base di carne – importati dall’Unione europea per un ammontare di 160 milioni di dollari.
“Al di là delle cifre in discussione, l’accordo assume un particolare rilievo – sottolinea il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Un’intesa bilaterale per la riduzione delle tariffe doganali mancava, infatti, da oltre vent’anni”.
“Nel comunicato congiunto UE-USA diffuso per annunciare l’accordo è stato evidenziato l’impegno a negoziare ulteriori intese in campo commerciale – rileva Giansanti –. Sono state poste le premesse per chiudere anche il contenzioso ultradecennale sugli aiuti pubblici ai gruppi Airbus e Boeing, con la conseguente eliminazione dei dazi che gravano sulle esportazioni agroalimentari italiane destinate al mercato statunitense”.
Nei giorni scorsi l’amministrazione USA ha sostanzialmente confermato i dazi in vigore dall’ottobre dello scorso anno. Per quanto riguarda l’Italia, sono colpiti i formaggi – tra i quali Parmigiano Reggiano e Grana Padano – salumi, agrumi e alcuni liquori per un controvalore di circa 500 milioni di euro.
“Senza un accordo, che auspichiamo da tempo – conclude Massimiliano Giansanti – i dazi potrebbero essere estesi ai vini, all’olio d’oliva e alla pasta con pesantissime conseguenze per l’intera filiera agroalimentare italiana”.
Gli Stati Uniti sono il primo mercato extra-UE per il Made in Italy di settore, con un ammontare di esportazioni nell’ordine di 4,7 miliardi di euro alla fine dello scorso anno.