“Quota 100 scade nel 2021 e non verrà prorogata”. Lo afferma Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
A chiedere al governo di abolire l’anticipo pensionistico era stato il premier olandese Mark Rutte. “Non è questo il momento di polemiche inutili o discussioni ideologiche su Quota 100, quanto di scrivere il Recovery Plan italiano – spiega Misiani -. I governi dei Paesi frugali devono liberarsi dal condizionamento dei populisti come Wilders che è amico di Salvini, ma nemico dell’Italia. E in Italia dobbiamo andare oltre l’idea sbagliata che le riforme siano imposizioni esterne da rifiutare anziché necessità assoluta per la ripresa”.
Sul dopo Quota 100, il viceministro spiega: “Siamo pronti a riavviare il confronto con le parti sociali e le opposizioni. Le scelte strategiche sul futuro del Paese vanno condivise.
Discutiamo tanto di numeri e risorse in arrivo – oltre 260 miliardi tra Sure, Recovery Fund e altri programmi europei – e pochissimo di come vogliamo spenderli. Io credo ad esempio che per gestire i nuovi fondi Ue dovremmo istituire un’Agenzia ad hoc.
Temi da affrontare subito per non cadere in discussioni politiciste e non perdere un’occasione storica offerta dall’Europa all’Italia”.
Alla domanda sull’ammontare della richiesta che il Governo farà per al Parlamento per altro deficit, Misiani risponde così: All’incirca un punto di Pil, 17-18 miliardi”.
“Abbiamo di fronte mesi difficili. Il Paese dovrà dimostrare la maturità di prevenire e governare le tensioni sociali che non vanno sottovalutate ma gestite con intelligenza – aggiunge -. Mi preoccupa piuttosto che l’Italia sprechi un’opportunità unica per far ripartire un nuovo ciclo di sviluppo”. (Italpress).