Inchiesta della giornalista Debora Donnini sul ruolo fondamentale delle mamme.
Il pensiero della madre può apportare un contributo decisivo per la sopravvivenza e lo sviluppo delle nostre società?
Se lo è chiesto la giornalista Debora Donnini (vaticanista e collaborazione al servizio di Vatican News e Radio Vaticana) nel volume “Finché non sorsi come madre”
Il libro vuole “provocare” i lettori a scommettere sull’approccio sistemico e relazionale delle madri. Il coraggio di ripensare alcune dinamiche può portare a scelte inedite ma proficue, proprio mentre, sotto molti aspetti, si continua a registrare “un attacco alla madre” e viviamo un tempo difficile provocato dalla pandemia.
Dal tema della violenza sulle donne – specifica l’autrice nel dialogo avuto – alla lotta alla pedofilia, fino ad un’armonizzazione del ruolo della madre, troppo spesso lacerata fra famiglia e lavoro perché non sostenuta. Questo è il cammino che propongo di fare insieme al lettore. Un cammino che si confronta con il pensiero degli ultimi Papi, in particolare Papa Francesco e San Giovanni Paolo II, e le loro determinanti parole.
All’udienza generale del 7 gennaio 2015 dedicata alla madre, Papa Francesco ha detto queste parole: “Ogni persona umana deve la vita a una madre, e quasi sempre deve a lei molto della propria esistenza successiva, della formazione umana e spirituale”.
Con un tuo pensiero anche alla Lettera apostolica Mulieris dignitatem – Giovanni Paolo II come ci possono aiutare questi due grandi pontefici ad entrare nel ‘mistero delle madri’?
“Credo che la difesa della dignità della donna, della madre e dei bambini nasca proprio in un terreno fecondato dall’ebraismo e dal cristianesimo, permettendo una presa di coscienza sempre maggiore. In questo libro “Finché non sorsi come madre” ho preso in esame in particolare San Giovanni Paolo II e Papa Francesco. Mi hanno profondamente colpito le loro parole sulla donna e sulla madre e credo che vadano maggiormente assimilate dalla società. Una mia amica insegnante e scrittrice, Maria Rosaria De Simone, ha sintetizzato in modo magistrale il mio lavoro: un indagine giornalistica, sulle tracce del pensiero dei Papi, per dimostrare le radici cristiane della tutela della donna e della madre mentre si va diffondendo un pensiero di “attacco alla madre” che secondo me sta assumendo molti volti.
In modo particolare mi riferisco al rapporto madre-figlio, soprattutto se piccolo, che vedo minacciato nel suo immenso valore. E questo mi preoccupa. Penso anche che la madre vada sostenuta a livello sociale molto più di quanto non sia ora: è troppo lacerata fra famiglia e lavoro e non riconosciuta, troppo poco valorizzata la maternità. Quello che chiamo “il pensiero della madre”, in quanto sistemico e relazionale, può invece apportare un contributo decisivo per lo sviluppo positivo delle nostre società. Insomma, questo libro vuole essere una sfida, aprire percorsi di approfondimento, e soprattutto vuole “pro-vocare” nel senso di chiamare all’appello il lettore. Mi piacerebbe infatti si aprisse un dibattito serio sulla madre, una riflessione a tutto campo che non banalizzi ma esalti e sostenga colei che, con tanti sacrifici a partire dal suo corpo, regala il futuro e la vita all’umanità.
LA SCHEDA – CHI E’ DEBORA DONNINI
Giornalista professionista, laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, lavora da 20 anni a Radio Vaticana-Vatican News. Ha collaborato nel passato con Avvenire, Il Foglio, Tempi, la Rai e come consulente alla sceneggiatura della miniserie televisiva “La Sacra Famiglia”. È tra i redattori di Radio Vaticana-Vatican News che ha realizzato i servizi sulle omelie di Papa Francesco a Casa Santa Marta, raccolti nel volume edito da BUR Rizzoli “L’umiltà e lo stupore”. Inviata in diversi viaggi italiani e internazionali dei Pontefici, segue in particolare l’attività vaticana, anche con interesse per tematiche socio-culturali. Nel 2018 si è certificata come coach alla Extraordinary Coaching School di Milano.