Appello al governo: subito un decreto per sostenere le imprese di settore.
“Sgravi contributivi alle imprese del turismo che rinunciano alla cassa integrazione, investimenti nelle strutture tramite il credito d’imposta del 110 per cento che potrebbe essere esteso anche agli alberghi, certezza dei tempi per le riforme: sono le ricette per la ripartenza nel settore turistico e alberghiero italiano”. Lo afferma Nicola Ciccarelli, presidente del gruppo Swadeshi Club Hotels e consigliere nazionale Confindustria Alberghi.
“Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, nel corso dell’audizione alla Camera ha tracciato una strada e siamo convinti che sia quella giusta. Ci sembra particolarmente importante l’idea di concedere lo sgravio contributivo a chi rinuncia alla cassa integrazione: noi imprenditori vogliamo i dipendenti a lavoro non a casa sul divano. Ritengo inoltre fondamentale che le istituzioni abbiano compreso come sia necessario fare investimenti sulle strutture, anche tramite la cosiddetta misura Ecobonus 110%. Da tempo insistiamo su queste due misure che ci darebbero la possibilità di rimettere in moto la macchina del turismo in Italia, che da sola vale diversi miliardi di euro. Parliamo di un settore che fino all’emergenza Covid è stato il traino del Paese, composto da imprese grandi, piccole e medie che adesso chiedono soltanto di essere ascoltate”.
Ma i tempi sono strettissimi, denuncia Ciccarelli: “Di fatto, la stagione estiva 2020 è già a poche settimane dalla chiusura. Per questo ritengo necessario che il governo acceleri con un decreto immediato. Posso già affermare con certezza che Swadeshi, in caso di decontribuzione, valuterebbe la riapertura di almeno un’altra delle sue nove strutture: attualmente ne abbiamo aperte soltanto due”.