Non c’è da esultare ma sarà comunque un aiuto anche per le marinerie e i pescatori italiani. A darne notizia è Federpesca attraverso una nota del responsabile dell’area fiscale Pantaleo Silvestri che annuncia come anche i pescatori potranno avere un contributo a fondo perduto. “Sabato 13 giugno 2020 è stata diramata dall’Agenzia delle Entrate la circolare che fornisce alcuni chiarimenti alle disposizioni del ‘Decreto Rilancio’, avente ad oggetto contributo a fondo perduto”, ricorda la nota rivolta si pescatori e armatori interessati, “Il contributo spetta ai titolari di partita IVA che esercitano attività d’impresa, lavoro autonomo (esclusi i professionisti) e di reddito agrario, che hanno subito una diminuzione di fatturato a causa dell’emergenza Covid-19, alle seguenti condizioni: abbiano conseguito un ammontare di ricavi o compensi non superiore a 5 milioni di euro nell’esercizi precedente; il fatturato o i corrispettivi del mese di aprile 2020 siano inferiori ai due terzi di quelli conseguiti nell’aprile 2019”.
Federpesca, inoltre, entra nel dettaglio spiegando anche come fare domanda e chi potrà avvalersi del contributo. “Il comma 2 ha incluso tra i soggetti cui il contributo non spetta anche i lavoratori dipendenti; tale disposizione ha fatto ritenere una chiusura totale del diritto al ricevimento del bonus per quei soggetti che, anche se potenzialmente destinatari essendo titolari di partita iva, erano titolari anche di reddito di lavoro dipendente”, prosegue la nota della Federazione dei pescatori, “La circolare ministeriale ha fornito in merito una interpretazione condivisibile precisando che la non spettanza del contributo riguarda i soggetti i cui redditi siano unicamente riconducibili allo status di “lavoratore dipendente”.
Il documento di prassi nell’analizzare l’ambito soggettivo del contributo a fondo perduto dispone: “le persone fisiche che esercitano attività d’impresa che contestualmente possiedono lo Status di “ lavoratore dipendente“ possono comunque fruire del contributo a fondo perduto fermo restando il rispetto degli ulteriori requisiti previsti.
“Ciò vale”, sottolinea Federpesca, “anche nel caso di soci lavoratori dipendenti e anche nella ipotesi di un soggetto persona fisica esercente attività di impresa che contestualmente abbia lo status di pensionato”.
“Quindi nel caso di persona fisica titolare di reddito di impresa”, sottolinea il responsabile dell’area fiscale
di Federpesca, Pantaleo Silvestri, “che contestualmente possiede lo status di lavoratore dipendente o di pensionato, avrà sempre diritto, ricorrendone gli altri requisiti, a fruire del contributo a fondo perduto.
Stessa cosa dicasi nel caso di soci che assumono anche il ruolo di dipendenti della medesima società, quest’ultima avrà la facoltà di fruire del contributo a fondo perduto.
Situazioni”, conclude Federpesca, “appena descritte sono ricorrenti nel nostro settore pertanto l’apertura della circolare n. 15 appare non solo favorevole ma anche coerente alla realtà”.