Ottime notizie sono arrivate ieri dal mercato del lavoro italiano che continua a mostrare segnali di rafforzamento. Secondo i dati diffusi dall’Istat a ottobre 2025 gli occupati hanno raggiunto quota 24 milioni 208mila, in aumento rispetto al mese precedente. La crescita ha coinvolto tutte le principali componenti: dipendenti permanenti (16 milioni 468mila), dipendenti a termine (2 milioni 514mila) e autonomi (5 milioni 227mila). Su base mensile gli occupati sono aumentati dello 0,3%, pari a +75mila unità, con un miglioramento che ha riguardato uomini, donne e quasi tutte le classi d’età, eccetto i 25-34enni, che hanno registrato una lieve diminuzione. Il tasso di occupazione è salito al 62,7%, in crescita di 0,1 punti.
Il rafforzamento dell’occupazione si è accompagnato alla diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro: i disoccupati sono calati del 3,7% (-59mila), coinvolgendo entrambi i generi e tutte le fasce d’età. Il tasso di disoccupazione è scesocosì al 6,0% (-0,2 punti), mentre il tasso di disoccupazione giovanile è calato al 19,8% (-1,9 punti). Sostanzialmente stabile la quota degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, con un tasso invariato al 33,2%: in aumento i giovani inattivi tra i 15 e i 34 anni, mentre è diminuito il numero fra coloro che hanno almeno 35 anni.
Le reazioni
Il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha parlato di dati “molto positivi”, che hanno confermato la validità della strategia adottata dal Governo negli ultimi tre anni: “Aumenta l’occupazione, soprattutto quella stabile, e cala la disoccupazione. Il nostro lavoro va avanti per migliorare ulteriormente questi risultati”. L’Ufficio Studi di Confcommercio ha segnalato l’“ulteriore segnale da accogliere con favore”, sottolineando in particolare la crescita dell’occupazione femminile, “ancora la più deficitaria”, ma in avanzamento di quasi un punto su base annua nel tasso di partecipazione e occupazione.
Per il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon i dati hanno mostrato un mercato del lavoro “sempre più rafforzato”, con progressi sia nell’occupazione stabile sia nella riduzione della disoccupazione giovanile: “Insistiamo sul ricambio generazionale necessario alle imprese per essere competitive”.
“Segnale incoraggiante”
Il Segretario generale Ugl Paolo Capone ha definito i numeri “un segnale incoraggiante”, che hanno testimoniato l’efficacia delle politiche attive e degli interventi sulla formazione: “È fondamentale proseguire investendo in competenze, digitalizzazione e transizione industriale”. Il Responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli ha esaltato un quadro che “certifica ancora una volta la crescita del Paese”, tenendo a precisare di come l’Italia sia “sempre più forte grazie al governo Meloni”.
Positivo anche il commento del Capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli, che ha parlato di “conferma della solidità del sistema”, parlando anche dell’impatto delle politiche a sostegno di imprese, famiglie e lavoratori.
“Basta sprechi”
Per la Deputata FdI Cristina Almici i dati “parlano da soli”: aumento del lavoro stabile, calo degli inattivi e riduzione della disoccupazione. A sua volta la Deputata Ylenja Lucaselli ha rimarcato il ruolo delle misure per favorire le assunzioni, definendo il tasso di occupazione “il più alto dall’inizio delle serie storiche”. Il Capogruppo di FdI alla Camera Galeazzo Bignami ha rivendicato la scelta del governo di puntare su crescita e lavoro, criticando le stagioni precedenti “di assistenzialismo e sprechi”.
Infine il Deputato FI Maurizio Casasco e il Presidente dei senatori forzisti Maurizio Gasparri hanno sottolineato la continuità del trend positivo: “L’Italia torna a correre”, ha detto Gasparri.



