0

Hamilton: “Rimuovere simboli razzisti”, Brawn “al 100% con Lewis”

giovedì, 11 Giugno 2020
1 minuto di lettura

Lewis Hamilton ha invitato tutti i Paesi del mondo a rimuovere i “simboli razzisti” dopo il rovesciamento della statua di un mercante di schiavi a Bristol.

Il sei volte campione del mondo di Formula 1 ha elogiato i manifestanti anti-razzismo per aver demolito un monumento al commerciante di schiavi del 17° secolo Edward Colston durante una manifestazione di domenica. Il britannico ha affermato che i governi di tutto il mondo dovrebbero “attuare la rimozione pacifica di questi simboli razzisti”. Il pilota della Mercedes ha fatto una serie di dichiarazioni sulle proteste globali contro il razzismo in diversi Paesi dopo la morte di George Floyd negli Stati Uniti. Hamilton ha dichiarato la scorsa settimana di essere stato “completamente sopraffatto dalla rabbia” osservando gli eventi successivi alla morte di Floyd. E lunedì ha aggiunto che la statua di Colston non dovrebbe essere recuperata dopo che i manifestanti l’hanno gettata in un fiume. “Se quella gente non avesse abbattuto quella statua, che onorava un mercante di schiavi, non sarebbe mai stato rimosso”, ha detto su Instagram.

“Si dice che vada in un museo. La statua di quell’uomo dovrebbe rimanere nel fiume proprio come le 20.000 anime africane che sono morte durante il viaggio e gettate in mare, senza sepoltura o memoriale. Le ha rubate dalle loro famiglie, dal paese e non deve essere celebrato!”. Quindi con un post su Twitter poco dopo, riferendosi alla risposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alle proteste che hanno spazzato l’America, ha pubblicato una foto dello slogan “Black Lives Matter” dipinta sulla strada che porta alla Casa Bianca, scrivendo: “E non dimenticarlo”.

Con il campione del mondo si schiera apertamente il direttore generale della Formula 1, Ross Brawn. “Lewis è un grande ambasciatore dello sport e i suoi commenti sono molto rilevanti.
Siamo al 100% con lui e sosteniamo totalmente ciò che ha detto.

Quello che è successo è terribile, succede troppo spesso e abbiamo visto come ha reagito la gente, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso – ha dichiarato Brawn ai microfoni di Sky Sports riferendosi alla morte di George Floyd -. In Formula 1 stiamo lavorando sulla lotta al razzismo e abbiamo partecipato ad alcune iniziative anche nelle scuole. Quello della F.1 è un sistema meritocratico molto forte ed è giusto così, ma vogliamo dare maggiori opportunità alle minoranze e a tutti i gruppi etnici, vogliamo coinvolgere tutti in un mondo che non è solo quello dei piloti, ci sono anche gli ingegneri e tante altre professioni”. (Italpress)

Redazione

“La Discussione” è una testata giornalistica italiana fondata nel 1953 da Alcide De Gasperi, uno dei padri fondatori dell’Italia moderna e leader di spicco nella storia politica del nostro paese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

Il calcio italiano scende in campo contro il razzismo

Dopo il successo dello scorso anno, la Federazione italiana Gioco…

Via l’antisemitismo dallo sport

Negli stadi non sono, purtroppo, rari casi di violenza e…