Salvare la biodiversità per salvare l’agricoltura, l’ecosistema e anche le attività produttive connesse alla terra. Sono i progetti lanciati da Confagricoltura che prende spunto dalla Giornata mondiale dell’Ambiente per ricordare come sia necessario, urgente tutelare un bene indispensabile come la natura che vede tra i protagonisti di questa difesa proprio gli agricoltori. “Facciamo nostro il monito del Presidente Mattarella che ‘la ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza’. Ricordiamo che l’Italia vanta un ricco patrimonio di biodiversità e gli agricoltori, con il loro lavoro, sono i principali garanti delle risorse naturali”. A dirlo è il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti durante la celebrazione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite, e che quest’anno è stata incentrata sui temi della biodiversità, con lo slogan “È il momento della Natura”. Il nuovo “Annuario dei dati ambientali” di Ispra pone in evidenza che l’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di biodiversità e con livelli elevati di endemismo:, specie esclusive del nostro territorio”, ricorda Confagricoltura. Dal rapporto emerge pure una buona implementazione delle aree protette e della rete Natura 2000 che senz’altro rappresentano un significativo contributo alla tutela della biodiversità.
“In queste aree del nostro territorio”, oltre 9 milioni di ettari, pari a circa il 30% della superficie nazionale, “operano tantissimi agricoltori che, con le loro attività economiche perfettamente inserite in questi contesti, con il loro impegno quotidiano, contribuiscono alla conservazione e valorizzazione della biodiversità”. Tutelare e incentivare azioni virtuose verso l’ambiente sarà la chiave del futuro. “Preservare il patrimonio naturale significa gestirlo in modo lungimirante e non passivo”, conclude il presidente di Confagricoltura Giansanti, “Quindi occorrono politiche agricole, a livello europeo e nazionale, che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della biodiversità, ma che al contempo garantiscano anche stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera. In questa direzione”, conclude il Presidente di Confagricoltura “ci possono aiutare la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate ad un’agricoltura moderna e competitiva, che migliori le performance e valorizzi l’ambiente, a vantaggio di tutta la comunità”.