Conflavoro Pmi ha firmato oggi alla Farnesina il Patto per l’Export con ministeri, enti e territori. “Si tratta di una sinergia mai vista in Italia – ha sottolineato il presidente Roberto Capobianco – il primo, grande passo verso un sistema Italia inedito. Servono strategie digitali e promozionali che coinvolgano finalmente le piccole e medie imprese. Dal turismo, alla cultura, alle fiere, alla moda, all’agroalimentare fino all’artigianato tutto, tramite il virtuale è possibile rendere rendere concreto e reale un nuovo di fare economia valorizzando al meglio il made in Italy”.
“Come Conflavoro Pmi siamo orgogliosi di essere stati precursori di un approccio inedito con i mercati esteri.
L’internazionalizzazione tramite consorzi e reti di Pmi, fiere online, formazione, il coordinamento con le istituzioni e i buyer stranieri fanno parte di un percorso che stiamo costruendo giorno dopo giorno, da anni. Abbiamo dato vita proprio settimana scorsa al progetto ‘New Mission Marco Polo’ con ICE e CCPIT, che permette alle aziende italiane di creare nuove partership commerciali estere a burocrazia zero, senza filtri”.
“Crediamo che le piccole e medie imprese – conclude Capobianco – si possano aiutare solo così, nell’export e non: con semplicità, innovazione digitale, formazione imprenditoriale all’avanguardia, pluralismo tra pubblico e privato, sostegno alle startup e a chi vuol fare impresa con strumenti fruibili.
Ma non per adeguarsi al futuro, bensì per costruirlo. Il Patto per l’Export, per il quale ringraziamo il ministro Luigi Di Maio e il ministero degli Esteri, confidiamo avrà un approccio propositivo, inclusivo, improntato all’ascolto e al fare, aiutando le nostre imprese a dar lustro e prestigio al Paese. Una nuova e ambiziosa Italia è possibile, facciamola”. (Italpress)