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Hera: ‘In buone acque’, investimenti record e qualità garantita. Così la multiutility promuove un uso consapevole della risorsa idrica

domenica, 19 Ottobre 2025
1 minuto di lettura

Con il nuovo report ‘In buone acque’, il Gruppo Hera rinnova l’impegno a garantire ai cittadini un’informazione trasparente e puntuale sulla risorsa più preziosa: l’acqua. Un impegno che si traduce in servizi di qualità per oltre 3,6 milioni di persone, ma anche in investimenti concreti per un uso sostenibile e responsabile. Nel solo 2024, la multiutility ha destinato 261 milioni di euro al ciclo idrico — cifra che sale a 299 milioni se si includono i lavori finanziati da terzi o dalle società degli asset — superando del 14% la media nazionale. Di questi fondi, il 63% è stato dedicato all’acquedotto, il 16% alla rete fognaria e il 21% alla depurazione. Un piano di azioni che guarda al futuro e alla sicurezza, per un servizio efficiente e all’altezza delle sfide ambientali.
Ogni cittadino servito da Hera consuma in media 215 litri d’acqua al giorno, ma nonostante l’attenzione sempre più diffusa per le tematiche ambientali — il 95% degli italiani si dichiara sensibile al tema — solo il 29% sceglie di bere abitualmente acqua del rubinetto. Un dato che fa riflettere, soprattutto considerando che l’Italia è tra i Paesi europei con la qualità più elevata dell’acqua potabile.

Le analisi

A garantire questa eccellenza, Hera effettua oltre 1,1 milioni di analisi all’anno, più di 3.000 controlli quotidiani sui territori serviti. I risultati parlano chiaro: le concentrazioni medie per tutti i parametri sono ampiamente inferiori ai limiti di legge, con valori compresi tra il 68% e il 93% sotto soglia, e in molti casi addirittura non rilevati. Un altro strumento di trasparenza è l’‘etichetta dell’acqua’, inserita direttamente in bolletta e aggiornata ogni sei mesi: un documento che riporta i risultati delle analisi effettuate nel proprio comune, permettendo a tutti di verificarne la qualità. Secondo i dati del report, l’acqua del rubinetto è oligominerale, a basso tenore di sodio e ricca di calcio, magnesio e potassio — qualità che la rendono ideale anche per un consumo quotidiano.
Bere acqua del rubinetto, inoltre, è una scelta sostenibile e conveniente. Nel 2024, grazie al 57% dei clienti Hera che la bevono abitualmente o saltuariamente, sono state evitate oltre 460 milioni di bottiglie di plastica. Se tutti i cittadini serviti la scegliessero sempre, il risparmio supererebbe il miliardo di bottiglie all’anno.

Vantaggio economico

Un vantaggio anche economico: una famiglia di tre persone che sceglie l’acqua del rubinetto può risparmiare oltre 600 euro l’anno. Mille litri costano appena 2,63 euro, contro i circa 380 euro dell’acqua in bottiglia. Un gesto semplice che alleggerisce il portafoglio e riduce l’impatto ambientale, non solo grazie al mancato utilizzo della plastica, ma anche per le emissioni evitate nel trasporto e nella produzione dei contenitori.

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