0

Papa Leone a Castel Gandolfo per la conferenza del Movimento Laudato Si’

L’Enciclica Sociale di Papa Francesco a 10 anni dalla sua pubblicazione. Evento internazionale al ‘Centro Pariapoli dei focolari’, ‘per fare accrescere la speranza nella giustizia climatica’ (Raising Hope for Climate Justice)
mercoledì, 1 Ottobre 2025
4 minuti di lettura

Il vuoto fisico di Papa Francesco è colmo di una immensa responsabilità che pende sul capo di tutti, dai ‘potenti della terra’ all’ultimo suo abitante del Pianeta. Lo si rileva dal contenuto della sua seconda enciclica “Laudato Si‘’’ del 2015, in occasione della Festa di San Francesco d’Assisi, benché lievemente posticipata al 24 maggio 2015.

Reazioni in ambito politico

Kofi Annan (1938/2018), ex segretario generale dell’ONU e in quel momento Presidente del Progress Panel, dichiara: “Come ribadisce Papa Francesco, il cambiamento climatico è una minaccia totalizzante… Mi congratulo con il Papa per la sua forte leadership morale ed etica. Abbiamo bisogno di più di tale guida ispirata. Ci vediamo al vertice sul clima a Parigi?” Il Trattato di Parigi costituisce, tuttora, il documento di riferimento per i progetti futuri sui cambiamenti climatici. Ora si parla della prossima COP30 di Belem (Brasile) 10/21 novembre p.v..
Mentre il presidente del Gruppo della Banca Mondiale, oltre agli elogi a Papa Francesco per la “grande saggezza e leadership”, afferma che “…il cambiamento climatico pone vitali questioni morali ed etiche…leadership morale sul cambiamento climatico dal Papa è particolarmente importante a causa del fallimento di molti capi di stato e di governo di tutto il mondo di mostrare leadership politica”.

Reazioni in ambito religioso

Sono innumerevoli, ovviamente, tutte in sintonia e non poteva essere diversamente. Persino il Movimento di Losanna dei cristiani evangelici globali, nello stesso giorno, ha detto che: “Avevano ricevuto in anticipo l’enciclica ed erano grati per questo.” L’enciclica è risultata accolta positivamente anche dal Consiglio Mondiale delle Chiese Riformate in America del Nord.

Tre giorni con 400 leder religiosi alla vigilia della COP30 di Belem in Brasile

Se nel primo giorno sarà Papa Leone a presiedere la “Celebration of Hope”, il 2 e il 3 ottobre sono previste sessioni di lavoro, tavole rotonde e, ovviamente, momenti spirituali sia per il luogo e anche per la compresenza di oltre 400 leader religiosi provenienti da tutto il mondo.

“La Discussione” e la tutela dell’ambiente in Costituzione

È doveroso ricordare che il presente quotidiano ha da sempre sostenuto e affrontato le problematiche afferenti il clima, tenendo a base e commentando proprio l’enciclica di Papa Francesco “Laudato Si’”. Mentre nei successivi anni, nei convegni a Sant Vincent, non è mancato il privilegio della presenza e relativi interventi di autorevoli giuristi e politici sul clima e sulla necessità di consacrare la tutela dell’ambiente in Costituzione. Si può dire che la battaglia viene vinta con le integrazioni agli artt. 9 e 41 della Costituzione con la legge costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022. “La Repubblica tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” (art.9). Mentre nell’articolo 41 nell’affermare che “L’iniziativa economica è libera” è stato il aggiunto, nei successivi commi, che essa non può svolgersi… in modo da recare danno…all’ambiente; così per l’economia pubblica e privata è stato affermato che possa essere indirizzata e coordinata a fini …e ambientali.

Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria

Di recente (16 e 17 luglio) si è insediato il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria e in tale contesto sembra utile se non importante proprio per la comunanza e affinità di contenuti, riportare quanto ha dichiarato il neo Presidente Giovanni Andiloro: “Siamo consapevoli della responsabilità che ci attende. Ci impegneremo con determinazione e spirito di servizio per proseguire nel sentiero tracciato da chi ci ha preceduto, promuovendo iniziative che favoriscano la crescita della nostra categoria”. Il nuovo Consiglio, ribadisce con forza il ruolo strategico dei geologi professionisti in una regione complessa e fragile come la Calabria.

Le peculiarità del territorio – dalla morfologia alla sismicità, dal rischio idrogeologico alla gestione delle risorse idriche – impongono una visione moderna e competente dello sviluppo, in cui il contributo dei geologi sia centrale. La professione ha guadagnato crescente riconoscimento per il suo apporto nella mitigazione dei rischi naturali, nella gestione sostenibile delle geo-risorse, nella pianificazione territoriale e nella valutazione della compatibilità geologica e geomorfologica delle opere infrastrutturali. In questo contesto, la geologia è oggi considerata fondamentale per garantire resilienza e sicurezza ambientale”.

Un appello non poteva mancare al legislatore per “interventi normativi e regolamentari per colmare i vuoti strutturali e funzionali della governance territoriale calabrese.” È stata invocata una legge organica sulla ‘Difesa del Suolo’; la istituzione del ‘Servizio Geologico Regionale e dei Presidi Territoriali Permanenti’; l’aggiornamento del Piano di Tutela delle Acque e del Piano Regionale di Bonifica dei Siti Contaminati; l’adozione di un Regolamento per le Concessioni di derivazioni idriche e istituzione del relativo catasto; redazione del Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE).

Conclude sottolineando, in sintesi, la necessità di Piani di Emergenza Comunali, adeguamento di strumenti urbanistici e studi di Microzonazione Sismica.

Tra le azioni immediate si indicano: “rischio alluvioni, Ponte sullo Stretto e confronto politico. In particolare si chiedono “L’avvio di nuove interlocuzioni con gli Enti competenti sul progetto del “Ponte sullo Stretto” e delle relative opere connesse, per analizzare ed approfondire ulteriormente, nella fase di progettazione esecutiva, le implicazioni geologiche dell’opera e il potenziale contributo della comunità geologica regionale”.

In sostanza i geologi calabresi suggeriscono alla politica regionale “i temi cruciali quali appunto le politiche da attuare per la difesa del suolo, la salvaguardia dell’ambiente, la gestione delle risorse idriche e la prevenzione dei rischi naturali”.

Si ha motivo di ritenere che il nuovo Consiglio dell’Ordine dei Geologi della Calabria abbia elencato problematiche molto importanti, delicate e senza ombra di dubbio, molto simile alla quasi totalità dei Comuni d’Italia, dalle Alpi alle Piramidi, Isole tutte comprese, come i fenomeni climatici attuali ci dimostrano.

Ne sapremo di più dalla imminente Conferenza del primo ottobre di Castel Gandolfo alla quale, tra l’altro, parteciperà proprio la Ministra dell’Ambiente e dei Cambiamenti Climatici del Brasile, Marina Silvia, ove sarà tenuto la prossima COP30.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

“Verde è Popolare” avvia i motori. Balducci: nuovo ambientalismo. Rotondi: popolari senza confini

“Abbiamo creato una idea nuova diventata partito. Noi uniremo due…

“Una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine”

“Una pace negoziata è meglio di una guerra senza fine”.…