0

Cardiopatie prima causa di morte in Italia: decessi in calo (−11%), restano alti i fattori di rischio

domenica, 28 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Le malattie del sistema circolatorio restano la prima causa di morte nel Paese: il 30,9% di tutti i decessi. È l’istantanea che accompagna la Giornata mondiale del Cuore del 29 settembre e che l’Istituto superiore di sanità riporta mentre a livello globale l’Organizzazione mondiale della sanità stima 19,8 milioni di morti cardiovascolari nel 2022 (circa il 32% di tutte le morti), l’85% delle quali per infarto e ictus. Tra i decessi ‘prematuri’ (sotto i 70 anni) dovuti alle malattie non trasmissibili nel 2021, il 38% è imputabile a cause cardiovascolari: un carico che per l’Europa è priorità di sanità pubblica, con impatti su mortalità, disabilità e costi sociali. In Italia la curva si muove nella direzione giusta: il tasso di mortalità standardizzato (popolazione europea, Eurostat 2013) per le patologie circolatorie è sceso dell’11% tra il 2017 e il 2021. Nel dettaglio, −18,3% per le malattie ischemiche del cuore e −14,8% per le cerebrovascolari. Un risultato maturato nonostante nel triennio 2020-2022 il numero medio di decessi per tutte le cause sia aumentato di circa 84 mila unità rispetto al 2017-2019, incremento legato in parte alla mortalità da Covid-19. Per gli esperti dell’Iss, il segno ‘meno’ cardiovascolare riflette misure preventive più efficaci, terapie e percorsi assistenziali-riabilitativi più tempestivi e un’attenzione crescente ai fattori di rischio.
L’analisi per sesso ed età conferma una storica differenza: negli uomini la mortalità per malattie ischemiche è trascurabile fino ai 40 anni, emerge tra 40 e 50 e poi cresce esponenzialmente. Nelle donne l’incidenza “slitta” di circa dieci anni, si manifesta dai 60 e accelera oltre i 70. Con l’invecchiamento demografico, cresce la prevalenza di cronicità cardiovascolari e la domanda di assistenza, con un carico crescente per il Servizio sanitario nazionale.

I numeri del Progetto Cuore

I dati preliminari dell’Italian Health Examination Survey, condotto dall’Iss nell’ambito del Progetto Cuore, fotografano il rischio cardiovascolare medio a 10 anni (infarto miocardico o ictus) nel 2023-2024: 7,7% negli uomini e 2,6% nelle donne.
Per gli uomini: 1,6% tra 35-44 anni; 4,0% tra 45-54; 9,4% tra 55-64; 16,9% tra 65-69.
Per le donne: 0,4% (35-44); 1,1% (45-54); 3,1% (55-64); 5,8% (65-69).
Lo stesso esame, su persone 35-74 anni, segnala quanto siano diffuse le condizioni di rischio:
Obesità: 23% uomini, 24% donne.
Diabete: 9% uomini, 7% donne (2 uomini su 10 e 1 donna su 10 non sanno di averlo).
Colesterolemia totale elevata o in terapia: 25% uomini, 30% donne (2 su 10 in entrambi i sessi non consapevoli).
Ipertensione o terapia antipertensiva: 49% uomini, 37% donne (4 uomini su 10 e 3 donne su 10 non consapevoli).
Le politiche sanitarie che creano ambienti favorevoli – rendendo le scelte sane accessibili e disponibili, migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’inquinamento – sono essenziali per sensibilizzare e motivare le persone a mantenere la salute lungo l’arco della vita”, commentano Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco, responsabili del Progetto Cuore.

Prevenzione

La gran parte delle malattie cardiovascolari si può prevenire intervenendo su stili di vita e ambiente: stop al tabacco, alimentazione equilibrata (meno sale, zuccheri e grassi, attenzione alle porzioni), peso nella norma, attività fisica regolare, consumo di alcol moderato e riduzione dell’inquinamento atmosferico. Cruciale il monitoraggio periodico dei parametri chiave: pressione arteriosa, colesterolo totale e HDL, glicemia; e, per chi ha già fattori di rischio o patologie, aderenza alle terapie ed eventuali programmi di riabilitazione.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:

Potrebbero interessarti

ʼNavigatorʼ statunitensi aiutano coloro che hanno perso la copertura ʼMedicaidʼ a ottenere un’assicurazione sanitaria

Da quando la scorsa primavera le protezioni contro la pandemia…

Welfare Abruzzo: riconoscenza al Ministro Locatelli per l’ampliamento della Riforma della Disabilità

L’Assessore al Welfare dell’Abruzzo, Roberto Santangelo, desidera esprimere un sentito…