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Antonio Tajani Ministro degli affari esteri

Tajani: attacchi e incursioni, tenere i nervi saldi. Kiev: al confine 712 mila soldati russi

Grossi: (Aiea): a Zaporizhzhia si sta giocando col fuoco
sabato, 27 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Una cosa sono i test, anche le provocazioni e le prove di forza, come i talebani che battevano le spade sugli scudi per fare paura ai loro nemici. Altra cosa sono veri attacchi o incursioni. Preoccupa che, appena Trump ha alzato la voce, siano arrivati aerei russi fino in Alaska. Putin sembra non volersi fermare. Dobbiamo tenere i nervi saldi“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al ‘Corriere della Sera‘. Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, non esclude l’uso delle armi. È d’accordo? “Io dico che bisogna lavorare per evitare mosse azzardate, che bisogna distinguere le provocazioni dagli attacchi, che si deve appunto ragionare senza perdere la testa. Nervi d’acciaio, questi dobbiamo avere“.

Grossi: (Aiea): a Zaporizhzhia si sta giocando col fuoco

E’ il monito che il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha lanciato in occasione della Settimana atomica mondiale a Mosca. “Stiamo giocando col fuoco. Cio’ che sta accadendo intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ne e’ la prova” ha detto, secondo quanto riportato da Ria Novosti “Anche se non ci sono bombardamenti diretti dell’artiglieria contro la centrale, ci sono i droni… E’ come svegliare un orso o una tigre“.Grossi, che in mattinata ha avuto un incontro con Putin, ha definito il sostegno del Cremlino ai piani dell’Aiea “assolutamente essenziale“. “Il mio incontro con il presidente è stato molto interessante: la Russia è uno dei leader nel settore nucleare ed è un attore globale“, ha detto Grossi durante una conferenza stampa a margine della Settimana atomica mondiale.

Kiev: al confine 712 mila soldati russi

Il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky ha dichiarato oggi ai giornalisti che il fronte attivo è lungo quasi 1.250 km e il numero totale dell’esercito russo si attesta intorno alle 712.000 unità. “Il numero totale dell’esercito nemico è di circa 712.000 soldati. Il fronte attivo è lungo quasi 1.250 km. Nel corso dell’anno, questa linea è aumentata di circa 200 km. Inoltre, abbiamo ancora 2.400 km dove non ci sono operazioni di combattimento, ma dobbiamo mantenere le nostre truppe anche lì“, ha detto Syrsky. Il comandante ha osservato che la situazione generale sul fronte rimane difficile, in quanto l’esercito russo continua ad avanzare nelle direzioni principali, sugli assi di Pokrovsk e Dobropilla, nonché sugli assi di Lyman e Novapavlivsk. Nonostante questo, Syrsky ha dichiarato che “in generale, la situazione è sotto il nostro controllo. Di recente abbiamo ottenuto qualche successo“.

Ucraina, attacco stazioni gas

L’esercito ucraino ha colpito con droni tre stazioni di distribuzione del gas nella parte occupata dai russi dell’oblast’ di Luhansk, nell’Ucraina orientale. Lo ha comunicato su Telegram – come riporta il Kyiv Independent – Robert Brovdi, comandante delle Forze dei sistemi senza pilota, precisando che gli attacchi sono stati condotti dal 14/o reggimento separato di veicoli aerei senza pilota e che le strutture prese di mira si trovavano a Shchastia, Severodonetsk e Novopskov.

Drone cade vicino centrale Zaporizhzhia

La notte scorsa un drone e’ stato abbattuto e si e’ schiantato a circa 800 metri dal perimetro della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia. Lo ha dichiarato il direttore generale dell’Agenzia Nazionale per l’Energia Atomics, Rafael Grossi, che ha sottolineato i “costanti pericoli per la sicurezza nucleare durante il conflitto militare“. “Ancora una volta i droni stanno volando decisamente troppo vicino alle centrali nucleari, mettendo a rischio la sicurezza nucleare“, e’ la dichiarazione di Grossi riportata dall’Ukrainska Pravda, che parla di un “drone russo” sebbene l’agenzia Onu non attribuisca a Mosca la paternita’ dell’apparecchio. “Per fortuna l’incidente di ieri notte non e’ risultato in alcun danno per la centrale. La prossima volta potremmo non essere cosi’ fortunati“, ha avvertito Grossi, “continuo a chiedere a entrambe le parti di mostrare la massima moderazione intorno a tutte le strutture nucleari importanti”.

Nord Stream, Cremlino: Biden sapeva attacco

Era impossibile che l’esplosione del Nord Stream avvenisse senza che l’amministrazione dell’ex presidente degli Stati Uniti Joe Biden ne fosse a conoscenza, ha affermato oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Senza la conoscenza dell’amministrazione del presidente Biden negli Stati Uniti, tali azioni da parte dell’Ucraina e del regime di Kiev sarebbero state impossibili“, ha detto Peskov ai giornalisti. “Per quanto riguarda chi c’è dietro tutto questo, mi sembra che l’arresto di un sospetto specifico la dica lunga. Le risposte dovranno essere date a chi è coinvolto nelle indagini. I tedeschi stanno indagando“, ha detto Peskov, aggiungendo che la Russia spera che l’indagine venga completata.

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