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Produzione edilizia al livello più alto dal 2008, +5,2% a luglio

I dati diffusi dall’Istat mostrano un incremento costante del settore, con un ritmo di crescita che non si vedeva da prima della crisi finanziaria
sabato, 20 Settembre 2025
2 minuti di lettura

Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, la produzione nel settore delle costruzioni in Italia ha raggiunto a luglio 2025 un livello che non si vedeva dal 2008. L’istituto nazionale di statistica rileva che l’indice corretto per gli effetti di calendario, cioè depurato dalle variazioni dovute al numero di giorni lavorativi, mostra il settimo aumento consecutivo su base annua e segna il valore più alto da luglio di diciassette anni fa.

Un luglio positivo per il comparto delle costruzioni

Il mese di luglio ha fatto registrare un incremento dello 0,7% rispetto a giugno nell’indice destagionalizzato della produzione edilizia. Questo indicatore serve a misurare l’andamento della produzione eliminando le oscillazioni dovute a fattori stagionali, come ferie o condizioni climatiche. Il dato mostra dunque una crescita reale del settore in un mese tradizionalmente complesso per le attività economiche.

L’andamento del trimestre maggio-luglio

Guardando a un arco temporale più ampio, il periodo compreso tra maggio e luglio 2025 mostra una crescita complessiva dell’1,3% rispetto al trimestre precedente. Anche in questo caso, la rilevazione Istat evidenzia un ritmo costante di aumento, che sembra confermare una tendenza positiva consolidata nel settore delle costruzioni.

La spinta su base annua

Il confronto tra luglio 2025 e luglio 2024 mostra un incremento del 5,2% sia nell’indice corretto per gli effetti di calendario sia in quello grezzo. L’indice grezzo rappresenta la misurazione pura della produzione, senza alcuna correzione, ed è quindi più esposto alle oscillazioni legate al calendario. Il fatto che entrambi i valori coincidano indica una crescita solida, non influenzata da fattori contingenti.

I giorni lavorativi costanti rispetto al 2024

Per il mese di luglio il numero di giorni lavorativi è rimasto invariato rispetto all’anno precedente, con 23 giornate utili. Questo elemento rende più affidabile il confronto tendenziale, poiché non sono presenti variazioni dovute al calendario. L’Istat sottolinea che i dati mostrano un trend robusto, non attribuibile a differenze di giorni lavorativi.

La media dei primi sette mesi del 2025

Osservando il periodo gennaio-luglio 2025, la produzione nelle costruzioni risulta in crescita del 4,7% se si considerano i dati corretti per gli effetti di calendario. L’indice grezzo, che fotografa l’andamento reale senza alcun tipo di aggiustamento, segna invece un aumento del 3,1%. Questi dati confermano che l’intero anno in corso si sta caratterizzando per una ripresa costante e significativa.

Un settore che torna protagonista

L’Istat commenta che “su base annua, l’indice corretto per gli effetti di calendario evidenzia il settimo incremento consecutivo, segnando il livello più alto da luglio 2008”. Il 2008 è l’anno che precede la grande crisi finanziaria globale, che aveva inciso profondamente anche sul comparto edilizio italiano. Il ritorno a quei livelli, dopo quasi due decenni, rappresenta quindi un segnale statistico di grande rilevanza.

Un contesto di crescita sostenuta

Il settore delle costruzioni, storicamente legato sia agli investimenti pubblici in infrastrutture sia alla domanda privata di abitazioni, sta mostrando segnali di vitalità in un contesto economico che, fino a pochi anni fa, era segnato da incertezze e cali di produzione. Gli interventi legati a programmi di riqualificazione, agli incentivi per l’efficienza energetica e al rilancio di opere pubbliche hanno contribuito a sostenere la domanda.

Il ruolo degli indici come strumento di analisi

Gli indici utilizzati dall’Istat, come quello destagionalizzato e quello corretto per gli effetti di calendario, hanno la funzione di rendere i dati comparabili nel tempo. Il primo elimina le oscillazioni dovute alle stagioni, il secondo tiene conto del numero di giorni lavorativi effettivi. L’indice grezzo, invece, rappresenta la misura più immediata e priva di aggiustamenti. L’allineamento positivo di tutti e tre gli indicatori rafforza la lettura di una fase espansiva solida.

Uno scenario che guarda al futuro

Con i dati di luglio 2025, il comparto delle costruzioni si conferma come uno dei settori trainanti della ripresa economica italiana. L’andamento positivo che prosegue ormai da diversi mesi apre prospettive di stabilità e consolidamento per un settore che negli anni passati aveva sofferto fortemente le conseguenze della crisi.

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