Con 1,4 miliardi di chili di risone all’anno, l’Italia si conferma leader europeo nella produzione di riso e custode della più ampia biodiversità del settore, con oltre 200 varietà iscritte. Un primato che non è solo economico, ma anche culturale e alimentare, come ha sottolineato Coldiretti durante il Festival internazionale Risò di Vercelli. Nell’incontro ‘Riso: una filiera che nutre il pianeta’, organizzato da Coldiretti Piemonte, sono intervenuti il Presidente nazionale Ettore Prandini, la Presidente di Coldiretti Piemonte Cristina Brizzolari, il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, insieme a rappresentanti di Ice, Filiera Italia, Ente Risi e delle istituzioni locali. L’obiettivo: rilanciare la risicoltura italiana come modello di qualità e sicurezza.
In occasione del festival è stata presentata una mostra con le varietà più rappresentative: Carnaroli, Arborio, Vialone Nano Igp, Roma e Baldo, simboli di una tradizione che unisce tipicità regionali e innovazione. “Il nostro riso è patrimonio nazionale – ha ricordato Brizzolari – ma va difeso con politiche concrete”.
Le sfide del comparto
Il settore deve però fare i conti con la crescita dei costi di produzione e la concorrenza del riso straniero, che oggi copre circa il 60% delle importazioni a dazio ridotto. Una minaccia destinata ad ampliarsi con l’accordo Mercosur, che rischia di spalancare le porte al riso sudamericano, prodotto con standard meno rigorosi di quelli europei. “Per garantire futuro alla nostra risicoltura – ha dichiarato Prandini – occorre rafforzare la tracciabilità a livello Ue, garantire etichettatura d’origine e sicurezza per i consumatori, oltre a promuovere contratti di filiera che sostengano i produttori e favoriscano il ricambio generazionale”.
La risicoltura italiana è concentrata soprattutto in Lombardia e Piemonte, con 83.000 ettari coltivati a Pavia e 100.000 tra Vercelli e Novara, che insieme rappresentano il 90% della produzione nazionale. La filiera coinvolge oltre 10.000 famiglie e ha registrato un boom delle esportazioni: nel 2024 hanno raggiunto 720 milioni di chili, +9% rispetto al 2023. La Germania resta il principale mercato di destinazione, seguita dalla Francia.