Nel secondo trimestre del 2025 il mercato del lavoro italiano registra una crescita importante rispetto all’anno precedente. Secondo l’ISTAT gli occupati sono aumentati di 226 mila unità, pari a quasi l’1% in più rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale le persone con un impiego sono circa 24 milioni e 200 mila. Si tratta di un risultato che conferma la tendenza positiva dell’ultimo anno, con un incremento che riguarda sia uomini che donne, seppure con dinamiche diverse a seconda delle fasce di età e delle aree del Paese.
Una stabilità sul breve periodo
Se si guarda invece al confronto con il trimestre precedente, il numero di occupati risulta sostanzialmente stabile. In termini pratici significa che tra aprile e giugno l’Italia non ha perso posti di lavoro, ma non ha nemmeno registrato un aumento significativo nel giro di pochi mesi. La fotografia è quindi quella di un mercato che continua a crescere su base annua ma che, nell’immediato, appare fermo.
Il tasso di disoccupazione resta al 6,3%
Il tasso di disoccupazione, cioè la percentuale delle persone che cercano lavoro ma non lo trovano, rimane fermo al 6,3% rispetto al primo trimestre. In confronto allo stesso periodo del 2024 si registra un leggero calo di 0,1 punti percentuali. L’ISTAT stima che i disoccupati complessivi siano circa un milione e 623 mila. È un numero che rimane alto, ma in riduzione rispetto all’anno scorso, segno che una parte di chi era in cerca ha trovato un’occupazione.
Aumenta il tasso di occupazione
Il tasso di occupazione, che misura quanti lavorano rispetto alla popolazione in età compresa tra i 15 e i 64 anni, sale al 62,7%. Questo valore è più alto di 0,4 punti rispetto al secondo trimestre del 2024. L’aumento è più evidente tra le persone di età compresa tra i 50 e i 64 anni, cioè tra coloro che si avvicinano all’età pensionabile. Cresce anche la quota di lavoratori nel Mezzogiorno, dove storicamente i livelli di occupazione sono più bassi.
Meno inattivi nella fascia 15-64 anni
Un altro dato riguarda gli inattivi, cioè quelle persone che non lavorano e non cercano attivamente un’occupazione. Nel secondo trimestre del 2025 risultano in calo di 150 mila unità rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale gli inattivi sono circa 12 milioni e 294 mila. Il tasso di inattività nella fascia 15-64 anni è stabile al 33% rispetto al trimestre precedente, ma diminuisce di 0,4 punti percentuali su base annua. Questo significa che sempre più persone si stanno avvicinando al mercato del lavoro.
Differenze territoriali e generazionali
L’ISTAT segnala che l’aumento dell’occupazione riguarda in modo particolare il Sud e le Isole, dove la crescita è stata più marcata rispetto al Centro e al Nord. Anche tra i giovani si registrano piccoli miglioramenti, pur restando più alta la percentuale di chi non trova lavoro. Il calo della disoccupazione giovanile resta infatti meno incisivo rispetto a quello osservato per le fasce d’età più adulte.