domenica, 8 Settembre, 2024
Società

Croce Rossa, volontari e sacrifici. Sono 150 mila i protagonisti di interventi di aiuto a chi ha bisogno di sostegno. Rocca: nell’emergenza Coronavirus svolti tanti servizi ma ora servono più adesioni

Sacrificio, responsabilità, professionalità, sensibilità, rispetto della persona. Sono gli elementi del codice etico e del dna dei volontari e professionisti che animano la grande famiglia della Croce Rossa italiana. Una istituzione con più di 150 mila volontari,“portatori di una missione, di un ‘progetto’ che si manifesta quotidianamente”, si ricorda in una nota di presentazione del sodalizio, “in migliaia di attività e iniziative locali, oltre a numerosi eventi nazionali. Attività di protezione civile, in ambito sanitario e assistenziale, in caso di calamità ed emergenze”.

Oggi la Croce Rossa fa il punto sulle difficoltà dell’emergenza Coronavirus e lo fa chiamando a raccolta i cittadini di buona volontà che vogliono o sentono il desiderio di dedicarsi al volontariato. “In questo delicato momento il contributo di tutti è importante. Per questo la Croce Rossa ha deciso di attivare il “Volontariato Temporaneo” permettendo così a tutti”, si sottolinea nell’appello lanciato dal sodalizio, “dopo una breve formazione online, di poter supportare le attività dell’Associazione a favore della popolazione”.

Ma cosa può fare il Volontario temporaneo? Gli impegni sono diversi, ad esempio, secondo le proprie disponibilità e delle esigenze del territorio si potrà partecipare alle attività di: consegna dei pacchi alimentari, farmaci e beni di prima necessità alle persone vulnerabili; controllo dei passeggeri in aeroporto; informazione e assistenza presso i desk, le centrali operative, le tende e le strutture di emergenza. “Anche i professionisti sanitari”, ricorda nella nota la Croce Rossa, “medici e infermieri, psicologici clinici e psicoterapeuti possono diventare Volontari temporanei per attività specifiche a domicilio, in ambulatori e presso le strutture di emergenza. Per aderire bisogna essere pronti ad accettare alcune regole.

“Il servizio, partito dal Comitato di Firenze, è ora disponibile in tutta Italia. Basta compilare il form all’indirizzo https://volontari.cri.it/ o chiamare il numero verde 800 – 065510 per essere ricontattati dal Comitato più vicino”, informa la Croce Rossa. Possono diventare “Volontario temporaneo” tutti i cittadini, maggiorenni, che godono di un buono stato di salute, italiani o di uno Stato dell’Unione Europea o di uno Stato non comunitario purché in possesso dei dovuti permessi.

Chi non ha maturato condanne, con sentenza passata in giudizio, o per chi è interdetto dai pubblici uffici. Una condizione importante è fare un programma formazione per avere cognizione delle cose da fare e delle difficoltà nel farle.

“Il corso di formazione”, si spiega, “sarà svolto online con una durata dai 30 ai 120 min e divisa per moduli obbligatori (sicurezza e Dispositivi di Protezione Individuale) e non obbligatori (in base all’attività)”. C’è poi un codice di grande valore morale e professionale, che nella realtà quotidiana traducono in azione il principio fondamentale della Volontarietà, secondo il quale il Movimento Internazionale è: “un’istituzione di soccorso, disinteressata e basata sul principio volontaristico”. Infatti nella Croce Rossa ci sono cittadini che, secondo statuto, svolgono in modo “personale ed a titolo spontaneo e gratuito un’attività materiale o intellettuale per la Croce Rossa Italiana, senza avere fini di lucro, anche indiretto, e senza esserne costretti per pressioni di natura sociale, economica o politica”.

Ad aver lanciato l’appello per nuove adesioni di volontari è Francesco Rocca, presidente nazionale della CRI, una sollecitazione che si rivolge a tutte le persone di buona volontà, chiunque voglia mettersi a disposizione della propria comunità. “Chiaramente si tratta di compiti per i quali non è necessaria una formazione specifica”, ricorda Rocca, “ma che in questo momento sono di fondamentale importanza, come fare la spesa, consegnare farmaci, aiutare nei centralini o nella pulizia delle sedi. Abbiamo 150mila volontari in tutta Italia, ma il lavoro è immenso. Un altro appello specifico si rivolge invece a medici e infermieri: anche qui abbiamo raccolto centinaia e centinaia di disponibilità”.

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