Ferragosto, tempo di bilanci per il Ministero dell’Interno. Il tradizionale dossier diffuso ieri dal Viminale ha fotografato lo stato della sicurezza, dell’ordine pubblico e dell’immigrazione in Italia nei primi sette mesi e mezzo del 2025. I numeri hanno raccontato di un Paese in cui il totale dei reati è calato del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con forti diminuzioni per violenze sessuali (-17,3%), furti (-7,7%) e rapine (-6,7%). Ma non mancano segnali preoccupanti: sono aumentati i femminicidi da parte di partner o ex (+15,1%) e gli omicidi complessivi (+3,4%), mentre gli sbarchi di migranti hanno segnato un +2,1% e le partenze bloccate da Libia e Tunisia si sono fermate a quota 40.016.
Dal 1° gennaio al 31 luglio 2025, secondo i dati del Viminale, le violenze sessuali denunciate sono passate da 4.202 a 3.477, in diminuzione del 17,3%. I furti sono scesi da oltre 605mila a 559mila, e le rapine da 16.914 a 15.780. Nel complesso, le persone denunciate sono state 461.495 (-8%), di cui 91.975 in stato di arresto. Gli omicidi volontari, invece, sono cresciuti da 178 a 184 (+3,4%). Un dato in controtendenza che il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito “da monitorare con grande attenzione, pur in un contesto complessivamente positivo sul fronte della sicurezza”.
Violenza di genere
Sul fronte della violenza di genere, i femminicidi sono restati pressoché stabili: 60 le donne uccise nei primi sette mesi del 2025, contro 61 nello stesso periodo del 2024 (-1,6%). Ma le uccisioni da parte di partner o ex partner sono cresciute sensibilmente: da 33 a 38 (+15,1%). Le vittime di origine straniera in ambito familiare/affettivo sono passate da 15 a 18 (+20%). Il Viminale ha segnalato un forte incremento degli ammonimenti del Questore: +70,6% in totale, con un +84,6% per stalking e +63,6% per violenza domestica. Sono 12.192 i braccialetti elettronici attivi in Italia, di cui quasi la metà antistalking.
Dal 1° gennaio al 14 agosto 2025 sono sbarcati in Italia 38.568 migranti, il 2,1% in più rispetto ai 37.756 dello stesso periodo del 2024. Più consistente è stata invece la flessione nelle partenze bloccate dai Paesi di transito: 40.016 contro oltre 102mila di un anno fa. In particolare dalla Libia le partenze bloccate sono passate da 21.762 a 13.243, dalla Tunisia da 80.942 a 26.773. Sono aumentati del 12,1% i rimpatri (3.463 contro 3.088), mentre le richieste di asilo sono calate del 22% (77.081 contro 98.805). Il tasso di diniego è però salito dal 58,3% al 71,8%.
Ordine pubblico
Le manifestazioni di piazza sono state 7.294 (-11,1%), con una marcata riduzione di quelle a carattere sindacale o occupazionale (-28%). In calo anche i feriti tra le forze dell’ordine (-35,4%). Le ʼOperazioni ad alto impattoʼ hanno portato al controllo di oltre 954mila persone e quasi 170 mila veicoli, con 1.814 arresti e 1.755 espulsioni di stranieri irregolari. Sul fronte antidroga, le operazioni sono diminuite (-8,9%), ma le quantità sequestrate sono aumentate del 12%, superando le 29 tonnellate.
Gli incidenti mortali sono scesi del 4,4% (da 688 a 658), con una riduzione del 6,7% nel numero delle vittime (710 contro 761). Nelle stazioni ferroviarie le persone controllate sono state 2,8 milioni (+3,4%), mentre furti e rapine in ambito ferroviario sono in calo.
Antimafia
In aumento del 22,8% i beni confiscati alla criminalità organizzata destinati alla collettività: 5.979 contro i 4.869 del 2024, per un valore stimato di 217 milioni di euro. Le interdittive antimafia sono cresciute del 19%, e le misure di prevenzione collaborativa del 13,2%.
Il commento di Piantedosi
Il titolare del Viminale Matteo Piantedosi, commentando i dati del dossier di Ferragosto, ha ribadito la linea dura su più fronti. Sull’immigrazione, dopo l’ultimo naufragio a Lampedusa, ha affermato che l’obiettivo resta “bloccare completamente le partenze irregolari” per azzerare i naufragi, colpendo “lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani”. Ha rivendicato il calo degli sbarchi nei mesi estivi e i risultati degli accordi con Libia e Tunisia: oltre 236mila partenze fermate dal 2023 e più di 64mila migranti economici rimpatriati volontariamente. Nei primi sette mesi del 2025 i rimpatri forzati sono cresciuti del 12%.
Piantedosi ha definito “positivo” il bilancio complessivo sulla sicurezza: reati giù del 9%, più controlli e operatori sul territorio, 37mila nuovi assunti nelle forze dell’ordine e oltre 5.300 vigili del fuoco reclutati. Sul fronte antiterrorismo il Ministro ha ricordato 20 arresti di estremisti dall’inizio dell’anno e oltre 200 espulsioni di soggetti pericolosi da ottobre 2022. Ha infine lodato l’impegno dei vigili del fuoco, con 572mila interventi dall’inizio del 2025.