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Agosto porta 335mila nuove assunzioni

Agricoltura, turismo e industria spingono le assunzioni di agosto. Ma quasi la metà dei profili resta difficile da trovare
martedì, 5 Agosto 2025
3 minuti di lettura

Sono circa 335mila i posti di lavoro offerti dalle imprese italiane per il mese di agosto. Un numero che supera 1,4 milioni se si considera l’intero periodo che va da agosto a ottobre.

Lo dice il Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro. Rispetto allo stesso mese del 2024 si registra un lieve calo, con 12mila assunzioni in meno.

Ma su base trimestrale i numeri restano stabili. Preoccupano però le difficoltà nel trovare lavoratori con i requisiti richiesti. Quasi un’assunzione su due risulta complicata da realizzare per mancanza di candidati o per competenze non sufficienti.

Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere

Il settore primario torna centrale

Il mondo dell’agricoltura e della pesca, spesso considerato marginale, mostra numeri importanti. Solo ad agosto le imprese del settore primario prevedono oltre 36mila nuove assunzioni.

Salgono a più di 126mila nel trimestre. In cima alla classifica ci sono le coltivazioni ad albero, con quasi 17mila posti disponibili nel solo mese di agosto.

Seguono le coltivazioni di campo con circa 10mila contratti previsti. Le imprese cercano soprattutto personale per attività stagionali come raccolta frutta, vendemmia o manutenzione del verde.

L’industria non si ferma

L’industria italiana nel suo complesso è alla ricerca di oltre 76mila lavoratori ad agosto e di 365mila nel trimestre. Il settore manifatturiero da solo prevede 49mila assunzioni nel mese e 228mila entro ottobre.

Le industrie alimentari, delle bevande e del tabacco offrono le maggiori opportunità, seguite da quelle meccaniche e metallurgiche. In particolare, nella meccatronica e nella produzione di metalli si superano i 50mila ingressi previsti nel trimestre.

Il turismo guida i servizi

Il turismo continua a trainare il settore dei servizi. Sono più di 78mila i lavoratori ricercati ad agosto. Si superano i 260mila nel trimestre. Bene anche il commercio e i servizi alla persona, come assistenza domiciliare e cura degli anziani.

Complessivamente, i servizi prevedono poco meno di 223mila assunzioni nel mese e quasi 935mila da qui a ottobre. Anche l’edilizia resta vivace, con 27mila contratti nel mese e circa 137mila nel trimestre.

Contratti brevi in cima alle preferenze

Il contratto a tempo determinato resta la formula più diffusa. Si tratta di contratti con una scadenza precisa, spesso utilizzati per esigenze stagionali o temporanee.

Rappresentano il 67 per cento delle assunzioni previste. Seguono i contratti a tempo indeterminato con il 12,7 per cento e quelli di somministrazione, dove il lavoratore è assunto da un’agenzia interinale, con il 9,1 per cento.

Mancano i profili giusti

Le aziende faticano a trovare personale adatto. Circa 154mila delle assunzioni previste sono considerate difficili da realizzare. La causa principale è l’assenza di candidati.

Un’impresa su tre segnala questo problema. In altri casi, i candidati non sono abbastanza preparati. Le difficoltà maggiori si registrano nella metallurgia, nell’edilizia, nel legno-arredo, nella meccanica e nel tessile.

Anche molte figure professionali altamente specializzate sono difficili da trovare, come ingegneri, tecnici e operatori sanitari.

Operai e tecnici tra le figure più richieste

Nel dettaglio, tra i profili più richiesti e allo stesso tempo difficili da reperire ci sono gli operai specializzati, come saldatori, manutentori di macchinari e installatori elettrici.

In alcuni casi, le aziende riescono a coprire solo tre posizioni su dieci. Anche i tecnici della salute, della produzione e dell’informatica risultano particolarmente ricercati. Nella scuola, le difficoltà si registrano tra gli insegnanti dell’infanzia e della primaria.

Immigrati fondamentali per il mercato del lavoro

Nel mese di agosto, circa 75mila assunzioni previste riguarderanno lavoratori stranieri. Si tratta del 22 per cento del totale. L’agricoltura è il settore che più fa ricorso a manodopera immigrata, con quasi la metà delle assunzioni.

Seguono i servizi di supporto alle imprese, la logistica e l’alimentare. In molti casi, si tratta di lavori fisicamente impegnativi o stagionali che faticano ad attrarre manodopera italiana.

Il Sud cresce più del Nord Ovest

Le imprese del Sud e delle Isole mostrano segnali positivi, con 3mila assunzioni in più ad agosto rispetto allo scorso anno. Nel trimestre, l’aumento è di 25mila ingressi.

Bene anche il Nord Est. Al contrario, il Nord Ovest perde 12mila assunzioni nel mese e 28mila nel trimestre. Anche il Centro registra un lieve calo. A influenzare questi dati sono probabilmente le differenze nel tessuto produttivo, nella stagionalità e nelle politiche di sostegno al lavoro.

Dati raccolti da oltre centomila imprese

Le informazioni del bollettino Excelsior si basano su un’indagine svolta tra l’11 e il 27 giugno 2025. Sono state coinvolte più di 113mila imprese italiane, tutte con almeno un dipendente.

Il monitoraggio considera contratti di lavoro con durata minima di 20 giorni. I settori osservati sono l’agricoltura, l’industria e i servizi, escludendo le micro attività individuali. I risultati offrono una fotografia puntuale del mercato del lavoro nel breve periodo.

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