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MOSCA RUSSIA CREMLINO PIAZZA ROSSA

Il Presidente nella lista nera di Mosca, l’Italia non ci sta

Il Cremlino accusa il Capo dello stato di ‘russofobia’. Tajani convoca l’ambasciatore. Meloni: “Propaganda per coprire le responsabilità di Putin”. L’Italia compatta a difesa delle istituzioni
giovedì, 31 Luglio 2025
3 minuti di lettura

Potrebbe sembrare una barzelletta, ma invece è realtà. Anche triste. Fatto sta che l’inserimento di Sergio Mattarella in un elenco ufficiale del ministero degli Esteri russo dove è stato etichettato come ‘russofobo’ per le sue prese di posizione sulla guerra in Ucraina, ha scatenato ieri un vero terremoto politico e diplomatico. Si tratta di un nuovo segnale di tensione crescente tra l’Italia e il Cremlino. Un attacco ritenuto da tutto l’arco parlamentare grave e inaccettabile, nonché una forma aggressiva di propaganda mirata a indebolire la compattezza dell’Occidente. L’iniziativa russa, che figura sul sito del Ministero degli Esteri di Mosca, arriva dopo le parole pronunciate da Mattarella a Marsiglia lo scorso 5 febbraio, quando tracciò un parallelo tra l’invasione dell’Ucraina e le guerre di conquista del Terzo Reich, parole che la diplomazia russa ha bollato come “hate speech”. Insomma, come un discorso d’odio.

Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani

Immediata e netta la reazione del governo italiano. Il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha disposto la convocazione dell’ambasciatore russo a Roma, Alexey Paramonov, per esprimere “la più ferma protesta” del governo italiano e per contestare direttamente l’inserimento del Capo dello Stato italiano in un elenco ostile: “L’inserimento della persona del Presidente della Repubblica in questa lista è una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano”, le parole del Vicepremier che ha offerto la sua solidarietà istituzionale e personale a Mattarella.

“Propaganda per nascondere le colpe della Russia”

Giorgia Meloni Presidente del Consiglio dei Ministri

Anche Giorgia Meloni è intervenuta con parole durissime: “L’Italia ha scelto con fermezza di stare al fianco dell’Ucraina di fronte alla brutale guerra di aggressione scatenata dalla Russia, e continua a garantire il proprio sostegno al popolo ucraino nella sua eroica resistenza”, ha detto. “La pubblicazione da parte del ministero degli Esteri russo di una lista di presunti ‘russofobi’ non è altro che l’ennesima operazione di propaganda, finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca, ben note alla comunità internazionale”. Il Premier ha voluto esprimere la propria solidarietà a Mattarella, ai Ministri Tajani e Crosetto e a tutte le figure istituzionali coinvolte.

Parlamento e partiti uniti

Parlamento

Maggioranza e opposizione hanno parlato con un’unica voce. Il Presidente della Camera Lorenzo Fontana ha espresso piena solidarietà al Capo dello Stato, ringraziandolo “per il suo forte impegno per la pace e il dialogo”. Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha parlato di “minacce gravi e inaccettabili”, sottolineando come tali attacchi “colpiscano non solo le persone, ma l’intera Repubblica”. La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha definito l’azione russa “indegna, grave e inqualificabile”, rivendicando il pieno sostegno del suo partito a Mattarella, “contro ogni tentativo di inquinare e minacciare la democrazia”.
Dal mondo del Centrodestra la Vicepresidente del Senato Licia Ronzulli (FI) è stata lapidaria: “Colpire Mattarella è un attacco al Paese intero. Il Presidente rappresenta l’onore, l’equilibrio e la credibilità dell’Italia nel mondo”. Il Senatore Lucio Malan (FdI) ha chiesto che “tutte le forze politiche si uniscano” contro questo attacco. Il Ministro delle Riforme Elisabetta Casellati ha parlato di una “provocazione grave e ingiustificata contro il nostro Paese”. Anche il Ministro della Cultura Giuli ha parlato di un “oltraggio al ruolo istituzionale del Capo dello Stato”.

Una ‘lista di proscrizione’ che inquieta

Nella lista pubblicata da Mosca figurano, oltre al presidente Mattarella, anche il Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro della Difesa Guido Crosetto. L’inclusione delle più alte cariche italiane ha provocato una vera e propria levata di scudi istituzionale. Il Segretario di Più Europa Riccardo Magi ha chiesto alla Farnesina di “chiarire se i soggetti coinvolti siano a rischio ritorsioni da parte di Mosca”, definendo la lista “una minaccia da non sottovalutare”. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha invece scritto sui propri social: “Sono orgoglioso e grato che Sergio Mattarella sia il nostro rappresentante. Tutti con te, Presidente”.
Anche Mariastella Gelmini (Noi Moderati) ha parlato di “vergognoso attacco” e di “guerra ibrida condotta con falsità e disinformazione”. Il Vicepresidente della Camera Giorgio Muléha condannato la “propaganda russa che trasuda ignoranza e mancanza di rispetto”.

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