Un vasto incendio boschivo ha colpito la periferia settentrionale della capitale greca, costringendo migliaia di residenti all’evacuazione. Le fiamme, alimentate da temperature oltre i 38°C, forti venti e siccità estrema, hanno devastato la zona di Kryoneri, a circa 20 km dal centro città. Secondo i vigili del fuoco, oltre 145 operatori, 44 autopompe, 10 aerei antincendio e 7 elicotteri sono stati mobilitati per contenere il rogo, la cui origine resta ancora sconosciuta. I residenti hanno ricevuto tre SMS di allerta con l’ordine di evacuare verso aree sicure. Almeno cinque persone, per lo più anziani con problemi respiratori, sono state soccorse dalle ambulanze. Il portavoce dei vigili del fuoco, Vassilis Vathrakoyannis, ha dichiarato che “le vere difficoltà devono ancora venire”, sottolineando che la Grecia ha richiesto sei aerei antincendio al Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea. Le immagini trasmesse dai media locali mostrano abitazioni in fiamme, fumo denso che oscura il cielo e strade bloccate. Il governo ha aperto centri di accoglienza per gli sfollati e ha messo in stato di allerta tre ospedali della capitale. Nel frattempo, altri 52 incendi boschivi sono scoppiati in tutto il Paese nelle ultime 24 ore, con gravi focolai anche a Creta, Eubea e Citera, dove sono impegnati oltre 335 vigili del fuoco, 19 aerei e 13 elicotteri. La Grecia, sempre più vulnerabile agli incendi estivi, affronta una stagione critica. Le autorità temono una ripetizione dei tragici roghi del 2018, e il governo ha promesso un rafforzamento immediato dei presidi antincendio. La situazione resta in evoluzione, mentre il Paese combatte contro una delle peggiori emergenze ambientali degli ultimi anni.