sabato, 19 Luglio, 2025
Attualità

Open Arms, è scontro tra politica e giustizia

Ricorso della Procura contro l’assoluzione di Salvini. Nordio attacca: “Nei Paesi civili non si impugnano queste sentenze”. L’opposizione: “Grave attacco all’indipendenza dei magistrati”

La giornata di ieri è stata contraddistinta da un acceso dibattito politico e istituzionale per via della decisione della Procura di Palermo di impugnare in Cassazione la sentenza di assoluzione emessa nei confronti del Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, nel processo legato alla vicenda della nave umanitaria Open Arms del 2019, quando il leader del Carroccio era titolare del Viminale. A innescare la miccia sono state le dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio, intervenuto a margine del convegno ‘Parlate di mafi’”, organizzato da Fratelli d’Italia. Il Guardasigilli ha definito l’impugnazione “una scelta che nei Paesi civili non esiste”, criticando apertamente la legittimità dell’azione giudiziaria: “La lentezza della nostra giustizia dipende anche dall’incapacità di molti magistrati di opporsi all’evidenza”, ha affermato, citando il caso Garlasco come esempio di accanimento processuale.

Lo stesso Salvini, rispondendo ai giornalisti durante un evento a Milano, ha definito il ricorso “una scelta che non mi preoccupa” e ha ricordato di aver affrontato “più di trenta udienze” concluse con una piena assoluzione perché “il fatto non sussiste”. Ospite a Radio Radio, ha parlato di “un po’ di rabbia e amarezza. Mi domando quanto stia costando ai contribuenti questo processo voluto da una parte politica”. Salvini si è detto d’accordo con Nordio sull’opportunità di non impugnare le assoluzioni: “Chi ha fiducia nella magistratura dovrebbe rispettare anche quei giudici”.

“Accanimento giudiziario”

Fonti della difesa hanno ribadito la solidità della sentenza assolutoria, sottolineando come il Tribunale di Palermo abbia rigettato la tesi accusatoria anche nel merito, escludendo violazioni nei confronti dei migranti e criticando la condotta del comandante della nave Open Arms. Anche Giorgia Meloni è intervenuta sulla vicenda, definendo “surreale” l’uso delle risorse pubbliche per proseguire un processo concluso con un’assoluzione. “Migliaia di cittadini onesti aspettano giustizia”, ha detto il Premier. Sulla stessa linea il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha parlato di “accanimento contro un ministro che ha fatto il suo dovere”.

Solidarietà a Salvini è arrivata anche da altri esponenti della maggioranza: Laura Ravetto (Lega) ha criticato “l’uso distorto della giustizia”, mentre il Senatore di FdI Antonio Iannone ha denunciato “un uso politico della magistratura”. Il Presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan, ha definito il ricorso “una grottesca invasione di campo”, attribuendone la responsabilità anche al voto parlamentare della scorsa legislatura che autorizzò il processo. Dal Viminale Matteo Piantedosi ha espresso “dispiacere umano. Se lui è imputato per quelle decisioni, mi ritengo moralmente imputabile anch’io”.

“Grave attacco all’indipendenza della magistratura”

Le reazioni dal fronte politico d’opposizione non si sono fatte attendere. Il segretario di Più Europa Riccardo Magi ha denunciato un “inaudito attacco a un potere indipendente dello Stato” e ha ricordato che nel caso Open Arms furono 147 le persone trattenute in mare: “Non si può far passare per difesa dei confini una condotta simile”. Alessandro Zan, Deputato del Pd e Vicepresidente della Commissione Liber del Parlamento europeo, ha criticato Nordio per “intimidazioni” alla magistratura e ha collegato la vicenda al caso Almasri, contestando le versioni fornite dal governo sul rimpatrio del ricercato siriano.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Bambino autistico maltrattato, il caso arriva in Parlamento

Riccardo Pedrizzi

Mattarella: “Contro le mafie nessuna distrazione degli Stati”

Stefano Ghionni

Gaza, Pizzaballa visita nella parrocchia della Sacra Famiglia, Netanyahu telefona al Santo Padre

Antonio Marvasi

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.