Parole di apprensione quelle di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, rappresentante italiano nel board dell’Organizzazione mondiale della sanità, in un’intervista rilasciata al Messaggero: “Il virus è ancora in circolazione, le immagini degli assembramenti tra movida e aperitivi mi preoccupano. Una seconda ondata sarebbe devastante non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Purtroppo, esperienze del passato ci insegnano che è un pericolo da non sottovalutare”.
Fanno paura i contatti sociali, soprattutto tra i giovani, senza le dovute precauzioni e ovviamente il disappunto è per le scene della movida che si sono viste in giro.
Senza nascondersi dietro un dito afferma: “Più che insidie, sono certezze. (…). Questi assembramenti non fanno altro che favorirne la diffusione. Dobbiamo però aspettare: ciò che ci dicono i dati oggi, è il risultato dei comportamenti di due settimane fa; ma tra quattordici giorni, invece, ci racconteranno i contraccolpi di ciò che sta succedendo oggi. Questa è una malattia che si trasmette in maniera esponenziale. C’è una forte preoccupazione, perché abbiamo visto che dove questi comportamenti imprudenti si sono verificati, hanno favorito la diffusione del virus”.
Ma per i giovani quanto è pericolo e cosa è pericoloso. E’ presto che spiegato: “Risulta rischioso il fatto che i ragazzi diventino dei vettori di un virus che, precisiamolo, non è innocuo neanche per loro”.
Certo ci sono incertezze: “Di sicuro -dichiara Ricciardi – non riusciamo ancora a capire completamente il decorso nei bambini e nei soggetti più giovani, che sono epidemiologicamente pericolosi in quanto vettori per le persone più fragili. Difficile dire a un bambino di due o tre anni che deve usare le mascherine, ovviamente”.
E la morale è questa: “Una seconda ondata potrebbe essere molto dannosa dal punto di vista fisico e psicologico. Spero che tra due settimane non avremo effetti negativi. Spero ci sia attenzione sui comportamenti critici di cui abbiamo parlato. E credo nel senso di responsabilità di tutti, cittadini e politici”.
(Lo_Speciale)