È fin troppo chiaro che l’onorevole Bonafede ha fatto un pasticcio sulla saltata nomina del dottor Di Matteo (nel 2018) a Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Ora però deve dire la verità e chiarire i motivi del ritiro di quella nomina e il perché della scelta dell’altro magistrato.
Il Ministro ha dichiarato solo poche cose ma la sua uscita dal Dicastero della Giustizia sembrerebbe improrogabile; se l’opposizione però, sbaglia strategia chiedendo di votare sulla sua fiducia, non ottiene altro che il compattarsi della maggioranza intorno al suo Ministro. Le opposizioni sarebbero (saranno) battute in aula.
L’opposizione doveva insistere nel deprecare l’atteggiamento che aveva avuto a suo tempo il Ministro e chiedere di aprire un’indagine parlamentare da affidare alla Commissione di Camera e Senato. L’indagine certamente avrebbe portato in emersione cose discutibili e la maggioranza, pur di non affrontarle, con un piccolo rimpasto, e non con le dimissioni del Ministro, avrebbe sostituito l’onorevole Alfonso Bonafede.