A confronto presso la sala “Laudato Sì” – Palazzo Senatorio del Campidoglio nella Capitale – figure del mondo politico, professionale e delle Istituzioni, con esperienze in materia di sicurezza sul lavoro
Una intera mattinata, martedì 10 giugno 2025, dedicata a una comune riflessione per come prevenire gli incidenti sul lavoro, in particolare nel campo agricolo, artigianale, specie nelle imprese definite micro-piccole o medie, nelle quali, spesso, la figura del padroncino-imprenditore assomma più ruoli e competenze.
Parola d’ordine: Prevenzione!
Le Figure di vertice delle sigle rappresentative a confronto: AIC, TSRM, PSTRP e ANPIT, hanno un denominatore comune: la prevenzione raggiungibile con l’impegno a proporre l’insegnamento delle varie metodologie nelle scuole anche sull’utilizzo – nelle fasi pericolose del lavoro – di tecnologie e dell’intelligenza artificiale.
Tra le personalità di prestigio:
Svetlana Celli , nella sua qualità di Presidente dell’Assemblea Capitolina, apre il confronto reale sulla “emergenza quotidiana”, lanciando un appello “al sistema Paese, perché solo un impegno condiviso può trasformare la prevenzione da principio astratto a pratica quotidiana”.
Il Senatore della Repubblica Tino Magni – Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e( sui diritti dei lavoratori) – evidenzia che: “La sicurezza non può essere considerata un costo…”. Suggerisce intelligenza artificiale e tracciabilità come deterrenti a contrastare anche lo sfruttamento. Afferma, altresì che: “Serve un’azione culturale profonda su tutto il mondo del lavoro, soprattutto in agricoltura e in fabbrica e politiche che premino le imprese virtuose e penalizzino chi non rispetta le regole.”
A sua firma in Senato vi è una copiosa iniziativa legislativa, quale: DDL S. 257 per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori da molestie morali e psicologiche nel mondo del lavoro; S.260 modifica all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori ai fini del ripristino delle disposizioni in materia di reintegrazione nel posto di lavoro; S. 262 Istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla condizione del lavoro in Italia; S. 938 Disposizioni in materia di tutela della sanità mentale; S. 101 Nuove norme in materia di diffusione della cultura della salute e sicurezza sul lavoro nelle scuole e nelle aziende, sostegno alle famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro e adeguamento dei limiti di età per l’assegno di incollocabilità erogato dall’INAIL, nonché a tutela delle vittime dell’’amianto e dei tumori professionali; S.1237 Disposizioni per l’istituto del salario minino; S. 1423 Riconoscimento della fibromialgia quale malattia cronica e invalidante, nonché disposizioni per la diagnosi e cura e per l’assistenza delle persone che ne sono affette.
L’Onorevole Walter Rizzetto, Presidente della 11ªCommissione Lavoro (pubblico e privato) della Camera, evidenzia la necessità di adottare strategie innovative e partecipative dei lavoratori alla gestione dell’impresa. Suggerisce che: “Serve applicare una promozione della cultura della prevenzione. In tutte le scuole di ordine e grado si andrà ad affrontare la cultura della sicurezza. Con testimonial. Per renderlo un momento esperienziale.”
Giuseppe Di Terlizzi della Federazione TSRM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica) e delle PSTRP (Professioni Sanitarie Tecniche della Riabilitazione e della Prevenzione della Prevenzione), il cui Ordine è istituito con legge 11 gennaio 2018, n. 3, evidenzia il potenziamento dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL e conseguente adeguata formazione per la qualifica di consulenti sulla sicurezza.
Il Dott Federico Iadicicco, Presidente ANPIT(associazione nazionale per l’industria e il terziario) ha come obiettivo quello di “promuovere la cultura della sicurezza come valore, non come obbligo”. Risulta in merito stipulato, di recente, protocollo di intesa tra Ministero dell’interno e Associazione per prevenire in modo ancora più incisivo ogni tipo di condizionamento criminale sulle attività delle imprese e in particolare sui contratti tra queste e i fornitori. “Un modo per impegno al rispetto da parte dell’impresa degli obblighi retributivi, previdenziali e assicurativi oltre che delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela dell’ambiente, come presidio di legalità a tutela del tessuto socio-economico.”
La Dott.ssa Antonella Milieni , Dirigente Ufficio V Vigilanza sulla salute e sicurezza del lavoro INL(Ispettorato Nazionale del Lavoro), agenzia del Governo sotto la vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, evidenzia che: “la sicurezza non è solo dovere morale, ma leva per migliorare produttività e sostenibilità sociale”. Per cui evidenzia che “il ruolo dell’INL non vuole essere soltanto repressivo e punitivo ma di confronto e di supporto”.
Tale organismo si occupa della tutale dei rapporti di lavoro e della salute e sicurezza sul lavoro; è nato nel2015, con decreto legislativo 14 settembre 2015, n.149, operativo dal 1 gennaio 2017.
Vi operano gli ispettori di vigilanza ordinaria e gli ispettori di vigilanza tecnica, salute e sicurezza, oltre ai circa 500 Carabinieri del Nucleo Tutela del Lavoro, di cui l’ente si avvale.
Guglielmo Loy, presidente Civ INAIL (Consiglio di Indirizzo e Vigilanza – Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro).
La sua prima riflessione riguarda proprio i dati allarmanti, i mille morti all’anno. Sensibilizza tutti ad aumentare il livello delle attività preventive tese a scongiurare gli infortuni sul lavoro, specie nelle micro-imprese, investendo su informazione, formazione e su incentivi.
Il Prof Michele Lepore, già Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, sensibilizza la platea a monitorare le aziende con meno di 10 dipendenti per fornire loro strumenti concreti e personalizzati, come la nuova applicazione presentata nella circostanza suggerisce.
Il Dott Massimiliano Scorza, Presidente ANPIT Lazio ha ribadito l’importanza della formazione esperienziale, “…capace di generare consapevolezza reale anche nelle imprese con meno risorse”.
Anna La Rocca, quale responsabile studi e legislazione di AIC, ha citato anche lei i numeri allarmanti riguardanti gli infortuni in agricoltura, con le relative fasce di età, con l’auspicio, in sintesi, che le risorse attualmente a disposizione siano investite per dare risultati concreti.
Il Dott Luciano Guglielmetti, AIC Lazio afferma, tra l’altro, che: “serve un intervento deciso di rafforzamento dell’iscrizione alla Rete del Lavoro Agricolo di Qualità”. Auspica un avvicinamento volontario il più possibile per contarsi e difendere la legalità sotto i molteplici aspetti.
Al termine dei lavori ne è scaturito un manifesto condiviso di “buone pratiche” con l’auspicio di “trasformare ogni impresa, anche la più piccola, in un luogo sicuro, consapevole e umano. Tutti.”