“Insieme per il giusto prezzo” . È il titolo dell’iniziativa che promuove l’equa distribuzione del valore lungo la filiera per Cia-Agricoltori Italiani. “Si tratta di una tematica centrale sia a livello italiano che europeo”, evidenzia il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini, introducendo “Insieme per il giusto prezzo” organizzato dalla Fondazione Altobelli a Roma, che ha presentato un Rapporto realizzato con l’Università di Perugia.
Cioè che rimane agli agricoltori
Da questo Rapporto si evince che – fatto 100 l’acquisto di cibo dei consumatori – il valore aggiunto agricolo è pari a 19,8 euro. Nel caso dei prodotti agricoli freschi all’agricoltore rimane un margine operativo netto di soli 7 euro.
Analizzare le filiere e le distorsioni
“Noi riteniamo”, osserva Fini, “che l’imprenditore agricolo debba trarre beneficio dalle proprie produzioni: oggi purtroppo in tante filiere non è così e occorre analizzare i problemi, che sono si imputabili alle crisi climatiche, ma non solo: analizzando tutta quanta la filiera è chiaro che troviamo anche delle distorsioni”.
Sostenibilità economica, ambientale e sociale
Per la Confederazione italiana agricoltori è necessario continuare “con l’azione di sensibilizzazione istituzionale al fine di introdurre politiche per tutelare, salvaguardare e promuovere il valore realizzato dall’agricoltura all’interno della filiera. Sono almeno tre i macro-livelli su cui intervenire spiega la Cia-Agricoltori.
“In primis, va sostenuta l’aggregazione e la concentrazione dell’offerta produttiva agricola con incentivi che favoriscano nuovi investimenti, pratiche, processi e tecnologie, necessari alla formazione di forme imprenditoriali. Occorrono, poi, interventi normativi nella disciplina di contrasto alle pratiche sleali commercial, per una distribuzione più equa e sostenibile del valore aggiunto tra i settori che compongono la filiera. Si deve, infine, contribuire alla tutela del consumatore. Gli agricoltori e i consumatori sono gli anelli opposti della filiera e, per tale ragione, i più vulnerabili al suo interno” Va, dunque, promossa, per la Confederazione presso l’opinione pubblica la cultura “sul ruolo e sull’impegno degli agricoltori in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”.
Fondamentali le decisioni dell’Europa
In questo contesto di interventi e conoscenza dei problemi e delle prospettive, per la Confederazione resta
Fondamentale il ruolo delle politiche europee, “che devono rafforzare il peso economico e la forza negoziale dell’agricoltura nella filiera. C’è urgenza di interventi legislativi a tutela della parte agricola”, insiste la Confederazione italiana agricoltori, “con costi di produzione certificati e monitorati (con un Osservatorio dei prezzi e dei costi europeo). L’obiettivo è quello di riconoscere il giusto prezzo al prodotto agricolo in maniera trasparente e assicurando una concorrenza leale tra gli attori della filiera”.