Gli Stati Uniti hanno lanciato un ultimatum ai loro partner commerciali internazionali, richiedendo che entro e non oltre il 4 giugno 2025 vengano presentate le migliori offerte possibili per un accordo mirato a evitare l’imposizione di nuovi dazi doganali. La richiesta è stata inviata dall’Ufficio del Rappresentante Commerciale degli Stati Uniti, che ha spedito una lettera ufficiale ai governi di importanti paesi come Europa, Giappone, Canada, India e Vietnam, sollecitando proposte dettagliate e concrete riguardanti tariffe e quote di mercato. L’amministrazione Trump ha l’obiettivo di concludere i negoziati in tempi rapidi, puntando a raggiungere un’intesa definitiva prima della scadenza della sospensione delle tasse doganali, fissata al prossimo 8 luglio. Questa strategia è pensata per garantire una maggiore libertà e opportunità agli esportatori americani, in cambio di una riduzione dei dazi imposti sulle importazioni provenienti dai paesi partner. Secondo fonti interne all’amministrazione, il Regno Unito è finora l’unico paese che ha firmato un accordo preliminare; tuttavia, si tratta più di un’intesa quadro generale piuttosto che di un patto definitivo e vincolante. La pressione esercitata dalla Casa Bianca è molto elevata, e lo stesso presidente Trump ha ribadito con fermezza che gli Stati Uniti non possono permettere che altri paesi continuino a imporre dazi senza ricevere una risposta immediata e decisa. La comunità internazionale sta seguendo con grande attenzione ogni sviluppo della vicenda, mentre i governi coinvolti stanno valutando le loro opzioni per evitare un’escalation commerciale che potrebbe avere ripercussioni negative su scala globale. Nel caso in cui le offerte presentate non venissero ritenute soddisfacenti, gli Stati Uniti potrebbero procedere all’imposizione di nuove tariffe su settori chiave come acciaio, automobili, elettronica e vino, colpendo in modo significativo le economie dei paesi partner coinvolti in questi negoziati.