Le elezioni legislative anticipate del 18 maggio 2025 hanno segnato una svolta storica per il Portogallo, con il partito di estrema destra Chega che è diventato la seconda forza politica del paese. Dopo lo scrutinio dei voti dei portoghesi residenti all’estero, il partito guidato da André Ventura ha ottenuto il 22,76% dei voti e 60 seggi, superando il Partito Socialista (PS), fermatosi a 58 seggi. La coalizione di centrodestra Alleanza Democratica (AD), guidata dal primo ministro Luís Montenegro, ha vinto le elezioni con il 31,79% dei voti e 91 seggi, senza però raggiungere la maggioranza assoluta di 116 seggi necessaria per governare senza alleanze. Il risultato di Chega rappresenta un cambiamento significativo nel panorama politico portoghese, ponendo fine al tradizionale bipartitismo tra socialisti e centrodestra. Il presidente Marcelo Rebelo de Sousa ha avviato consultazioni con i principali partiti per la formazione del nuovo governo. Montenegro ha escluso qualsiasi alleanza con Chega, ma la necessità di una maggioranza stabile potrebbe riaprire il dibattito sulle possibili collaborazioni. L’ascesa dell’estrema destra riflette un malcontento sociale crescente, alimentato da problemi economici come la crisi abitativa e l’aumento del costo della vita. Il movimento Casa para Viver ha già annunciato una grande protesta per il 28 giugno, chiedendo interventi urgenti contro la speculazione immobiliare e la precarietà economica. Mentre il Portogallo si prepara a una nuova fase politica, il successo di Chega solleva interrogativi sul futuro del paese e sulle alleanze necessarie per garantire la governabilità.