domenica, 25 Maggio, 2025
Agroalimentare

Clima. Coldiretti: fenomeni estremi, danni all’agricoltura su tutta l’Italia

Consiglio Agrifish. In Europa la Confederazione chiede più tutele al settore agroalimentare

Clima e danni sempre più pesanti all’agricoltura. Si accentuano di stagione in stagione i problemi per le imprese agricole, ormai una drammatica costante. Un fenomeno che attraversa l’intera penisola. I problemi sono posti in evidenza dalla Coldiretti che torna a chiedere interventi speciali per arginare i danni provocati dal cambiamento climatico.

I 55 eventi estremi

“Si contano i danni nelle campagne del Nord Italia dove grandine e nubifragi si sono abbattuti su mais, grano, orzo, frutta e vigneti, allagando terreni agricoli dal Piemonte alla Lombardia fino al Veneto, oltre alle zone del centro Italia”, località che sono solo una parte del monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ultima ondata di maltempo. Fenomeni estremi che sottolinea la Confederazione hanno colpito soprattutto il Nord Italia. Nell’ultima settimana si sono registrati 55 eventi estremi, secondo dati del rilevamenti della Eswd.
“In Lombardia bombe d’acqua e grandine hanno interessato alcuni comuni della pianura bresciana occidentale (Roccafranca, Rudiano, Corzano) con allagamenti e danni”, evidenzia la Confederazione, “alle piantine di mais. Colpito anche il Piemonte, soprattutto nel Cuneese fra Saluzzese, Cuneese, Fossanese e Monregalese. Danni a orzo, grano, mais e frutta”.
Nel Trevigiano una tromba d’aria si è abbattuta sulle campagne.

I danni della grandine

In Abruzzo, a Tollo, in provincia di Chieti una grandinata improvvisa ha distrutto in alcuni areali circa 80% delle vigne.
Ma continuano a pesare in tutta Italia anche gli sbalzi termici. Un caso simbolo sono le ciliegie pugliesi, con la produzione che nelle scorse settimane è stata letteralmente azzerata in alcune aree dalle gelate fuori stagione. “Ma l’alternanza di caldo e freddo e le piogge abbondanti”, spiega la Coldiretti, “hanno limitato anche il ‘raccolto’ di miele su tutto il territorio nazionale, mentre la grandine ha colpito a macchia di leopardo danneggiando grano, orzo, vigneti e frutta. Senza dimenticare la siccità che rappresenta una minaccia ormai sistemica per le campagne del Sud”.

Rischio deforestazione

Intanto la Coldiretti guarda anche all’Europa in vista del prossimo Consiglio AGRIFISH che si terrà lunedì 26 maggio, che vedrà tra i punti all’ordine del giorno la semplificazione del Regolamento europeo sulla deforestazione (Eudr), Coldiretti e Filiera Italia lanciano un appello al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per portare con forza in Europa le istanze delle imprese agricole e agroalimentari italiane continuando nel lavoro intrapreso dal governo con l’obiettivo di sostenere il settore. Le criticità del regolamento Eudr rimangono forti. Coldiretti e Filiera Italia sottolineano “l’eccessivo carico burocratico per le imprese”, “le incertezze operative per gli operatori economici” e “il rischio concreto di distorsioni del mercato interno e degli scambi internazionali”, si legge nella lettera congiunta a firma Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e Luigi Scordamaglia, amministratore delegato di Filiera Italia.
Nel mirino, in particolare, l’inserimento del Brasile nella categoria a “rischio standard” secondo il nuovo Regolamento di esecuzione (UE) 2025/1093. “Una tale classificazione”, si legge nel documento, “rischia di compromettere gli obiettivi dichiarati in materia di sostenibilità e reciprocità”, considerando che si tratta di un Paese con “standard ambientali e sanitari non allineati a quelli dell’Unione Europea e già al centro di controversie ricorrenti, in particolare nel quadro dei negoziati sull’accordo con il Mercosur”.

Impegno per le imprese Ue

Secondo Coldiretti e Filiera Italia è indispensabile che il regolamento Eudr venga inserito nel processo di revisione e semplificazione già avviato con gli strumenti “Omnibus”, per “rendere la norma non solo coerente con i suoi obiettivi ambientali, ma anche concretamente applicabile e sostenibile per le imprese europee”.

Filiere sostenibili e tutele

“Gli agricoltori, allevatori e silvicoltori europei”, si legge ancora nel documento, “si trovano nel paradosso di dover affrontare oneri aggiuntivi a fronte di un aumento della superficie forestale”.
Da qui l’auspicio che, se necessario, venga anche valutato, ‘un adeguamento delle tempistiche di entrata in vigore del Regolamento, oltre quanto già previsto’, per evitare effetti sproporzionati sulle filiere”
Un messaggio chiaro e determinato che Coldiretti e Filiera Italia chiedono venga portato con autorevolezza al tavolo europeo, a tutela di un’agricoltura realmente sostenibile, ma anche giusta e competitiva.

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Redazione

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