Il rapper nordirlandese Mo Chara, noto membro del gruppo hip hop Kneecap, è stato accusato di reati connessi al terrorismo nel Regno Unito in seguito all’esposizione della bandiera di Hezbollah durante un concerto tenutosi a Londra. L’episodio, verificatosi il 21 novembre 2024 presso l’O2 Forum di Kentish Town, è tornato al centro dell’attenzione mediatica dopo che il gruppo ha espresso pubblicamente posizioni a sostegno della causa palestinese durante la loro esibizione al festival Coachella. Le autorità britanniche sostengono che Mo Chara, il cui vero nome è Liam Óg Ó hAnnaidh, abbia inneggiato a Hamas e Hezbollah, entrambe le quali sono classificate come organizzazioni terroristiche nel Regno Unito. A seguito della diffusione online del video dell’evento, la polizia di Londra ha avviato un’indagine che ha portato il Crown Prosecution Service a formalizzare le accuse contro il rapper. Il gruppo Kneecap ha respinto tali accuse, affermando che il video è stato estrapolato dal suo contesto originale con l’intento di danneggiarli politicamente. In una dichiarazione ufficiale, la band ha condannato con fermezza ogni forma di violenza, pur evitando di menzionare direttamente Hamas o Hezbollah. Le controversie legate alle loro posizioni politiche hanno già avuto ripercussioni significative: diverse date di concerti previste in Germania sono state cancellate e il gruppo ha deciso di interrompere il rapporto con la propria agenzia di booking. Mo Chara è atteso davanti alla Westminster Magistrates’ Court il 18 giugno per affrontare il processo. Questo caso ha acceso un acceso dibattito pubblico sulla libertà di espressione e sulle normative antiterrorismo nel Regno Unito, con molti sostenitori che denunciano una presunta campagna mirata contro il gruppo a causa delle loro opinioni politiche. Mentre la vicenda continua a evolversi, resta da vedere quali saranno le conseguenze per Kneecap e quale impatto avrà sul panorama musicale nordirlandese nel suo complesso.
