In un evento senza precedenti, l’ex presidente filippino Rodrigo Duterte ha ottenuto una clamorosa vittoria nelle elezioni per la carica di sindaco di Davao, sua città natale, nonostante si trovi attualmente detenuto all’Aia, nei Paesi Bassi. Arrestato a marzo su mandato della Corte Penale Internazionale (CPI) per crimini contro l’umanità legati alla sua controversa guerra alla droga, Duterte ha superato di otto volte il suo principale avversario, assicurandosi un successo schiacciante. La sua candidatura, formalizzata nell’ottobre 2024 prima dell’arresto, è stata vista come una strategia per rafforzare l’influenza politica della famiglia Duterte in un periodo di tensione crescente con il presidente Ferdinand Marcos Jr. Nonostante la vittoria, Duterte non potrà assumere ufficialmente l’incarico, lasciando spazio al figlio Sebastian Duterte, attuale sindaco e candidato alla carica di vicesindaco, per guidare la città al suo posto. Questo risultato consolida ulteriormente il potere della famiglia Duterte, in un contesto politico segnato dalla rivalità con Marcos Jr. e dalle accuse di corruzione contro la vicepresidente Sara Duterte, figlia dell’ex presidente, attualmente sotto processo di impeachment. La vittoria elettorale ha avuto ripercussioni anche sul Senato, dove diversi alleati della famiglia Duterte hanno ottenuto seggi chiave, mettendo a rischio la stabilità del governo. Con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi, resta da vedere se Duterte riuscirà a mantenere la sua influenza politica nonostante la detenzione o se sarà la sua famiglia a continuare a esercitare il controllo su Davao e oltre.