venerdì, 2 Maggio, 2025
Attualità

Vaticano in silenzio per San Giuseppe: 1° maggio tra novendiali, attesa e polemiche

Niente congregazioni nel giorno festivo: messa per Bergoglio con Farrell, affluiscono gli ultimi Cardinali. Il caso Cipriani, presente nonostante le sanzioni

Ieri, 1° maggio, anche il Vaticano ha osservato una pausa. Dopo la settima Congregazione generale di mercoledì, i Cardinali si sono concessi una giornata di riflessione. Niente lavori in Aula del Sinodo: le sessioni riprenderanno oggi e proseguiranno domani. Domenica, ancora una pausa. L’unico appuntamento ufficiale in agenda è stato la sesta messa dei novendiali, la serie di celebrazioni in suffragio di Papa Francesco, che è stata presieduta alle 17.00 nella Basilica di San Pietro dal Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa. La liturgia è stata dedicata in particolare alla Curia Romana, ma l’accesso è stato aperto anche ai fedeli. Nel frattempo continuano ad arrivare a Roma i cardinali elettori: fino a mercoledì ne erano presenti 124 su 133 aventi diritto. Il totale teorico è 135, ma due porporati non parteciperanno per motivi di salute: lo spagnolo Antonio Cañizares Llovera e il kenyano John Njue. Il bosniaco VinkoPuljić, invece, ha ricevuto l’autorizzazione medica a raggiungere la Capitale, ma non potrà accedere alla Cappella Sistina: voterà dalla propria stanza nella Casa Santa Marta, come previsto dalla normativa vigente. Il suo voto sarà raccolto da tre cardinali incaricati.

Il caso Cipriani

Ad agitare la vigilia del Conclave è però la presenza in Vaticano del Cardinale peruviano Juan Luis Cipriani, 81 anni, arcivescovo emerito di Lima. Accusato di aver aggredito sessualmente un’adolescente più di 40 anni fa, il porporato non parteciperà al Conclave per limiti di età, ma è stato fotografato nei palazzi vaticani con indosso fascia rossa, croce e zucchetto: simboli cardinalizi che Bergoglio gli aveva vietato dal 2018, dopo l’emersione delle accuse. L’immagine ha scatenato la protesta delle associazioni delle vittime di abusi nella Chiesa, in particolare della Rete peruviana dei sopravvissuti: “La sua ostentata presenza rivittimizza la sopravvissuta, è imperdonabile”. Il Vaticano, nel 2019, aveva imposto a Cipriani il trasferimento dal Perù e il divieto di rilasciare dichiarazioni pubbliche, oltre al divieto di indossare i paramenti cardinalizi. La Santa Sede ha confermato a gennaio l’esistenza di “misure disciplinari specifiche” che il porporato ha firmato e accettato. Nonostante questo, Cipriani è stato visto partecipare alle congregazioni preparatorie.

Interpellato dai giornalisti, il Portavoce vaticano ha dichiarato: “Il caso è noto e non sono state prese misure particolari. Ognuno tragga le proprie conclusioni”.

Scorsese e il documentario

Nel frattempo, da oltreoceano è arrivata la notizia che il regista Martin Scorsese ha prodotto un documentario dal titolo provvisorio ‘Aldeas – A New Story’, che includerà quella che viene definita “l’ultima intervista cinematografica approfondita” di Papa Francesco. Il progetto, annunciato dal Guardian, racconterà il lavoro della fondazione Scholas Occurrentes, lanciata dal Papa nel 2013 per promuovere la cultura dell’incontro tra i giovani. Il film seguirà le attività in Gambia, Indonesia e Italia, documentando cortometraggi realizzati dai ragazzi.

Roma si prepara alla fumata bianca

Il tempo della riflessione è anche quello dell’organizzazione logistica. Roma è pronta ad affrontare l’afflusso imprevisto e massiccio che seguirà la fumata bianca. Secondo il Prefetto della Capitale, Lamberto Giannini, il piano è già pronto: “Ci siamo già mossi come ai funerali del Papa. Dobbiamo essere pronti dal primo giorno: non sapendo quando avverrà l’elezione, lavoriamo su tutte le ipotesi. Se il nuovo Pontefice si affaccerà per l’Angelus già tra due domeniche, tutto dovrà essere operativo”.

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