Gli Stati Uniti stanno per vietare otto coloranti alimentari artificiali, puntando a maggiore trasparenza sui cibi. L’annuncio, dato dal ministro della Salute, Robert F. Kennedy Jr., prevede l’eliminazione graduale di due coloranti derivati dal petrolio entro poche settimane e il divieto degli altri entro il 2026. Studi li collegano a problemi neurologici nei bambini. La FDA autorizzerà quattro coloranti naturali per facilitare la transizione delle aziende. “Gli americani non sanno cosa mangiano”, ha detto Kennedy, che in campagna elettorale aveva promesso di combattere coloranti e cibi ultra-processati. Ha anche annunciato interventi su altri additivi, con attenzione ai pasti scolastici. Secondo il CSPI, molti coloranti artificiali derivano dal petrolio e si trovano in prodotti come M&M’s e Skittles. “Negli ultimi 50 anni, i bambini sono stati esposti a una ‘zuppa tossica’ di sostanze chimiche”, ha dichiarato Marty Makary, commissario della FDA, definendo il divieto “un passo cruciale” per la salute infantile. I coloranti Red No 2 e Orange B saranno vietati nei prossimi mesi, mentre altri sei, tra cui FD&C Red No 40 e FD&C Yellow No 5, saranno eliminati entro il 2026. Peter Lurie del CSPI ha criticato questi coloranti, affermando che servono solo a rendere più appetibili cibi ultra-processati, soprattutto per i bambini. Marion Nestle, ex docente della New York University, ha evidenziato che molte aziende usano già alternative naturali all’estero. In Canada, ad esempio, i Froot Loops contengono succhi di carota e anguria invece di coloranti artificiali, ancora usati negli Stati Uniti. Nestle ha citato studi su animali che collegano i coloranti a cancro e problemi comportamentali nei bambini, ribadendo che alternative sicure esistono. L’iniziativa di Kennedy ha già ispirato leggi in stati come il West Virginia e proposte simili sono in discussione altrove. L’Unione Europea ha già imposto restrizioni, mentre nel Regno Unito sei coloranti sono stati vietati dal 2009.
