Un nuovo gruppo di satelliti Starlink dedicati alla connessione internet wireless è stato messo in orbita grazie al lancio effettuato, sabato sera, da SpaceX. Il razzo Falcon 9 ha completato con successo la missione Starlink 12-17, decollando dal Kennedy Space Center (KSC) della NASA in Florida, portando 21 satelliti Starlink verso l’orbita terrestre bassa (LEO). Il primo stadio del razzo Falcon 9, identificato come booster B1083, ha spento i suoi nove motori Merlin e si è separato dallo stadio superiore del razzo circa 2 minuti e mezzo dopo il decollo. Poco dopo, B1083 ha effettuato un rientro controllato, atterrando in sicurezza sulla piattaforma drone “A Shortfall of Gravitas” posizionata nell’Oceano Atlantico. Contemporaneamente, lo stadio superiore del razzo ha proseguito il viaggio, portando i suoi 21 carichi utili verso la loro destinazione in orbita bassa. Tra questi satelliti, 13 sono dotati della tecnologia Direct to Cell di SpaceX, progettata per eliminare le zone morte della rete cellulare, consentendo ai dispositivi mobili di connettersi ovunque. Negli USA, SpaceX ha stretto una collaborazione con T-Mobile per offrire questa rivoluzionaria funzionalità ai propri clienti. Dopo circa un’ora di volo, i satelliti Starlink sono stati rilasciati per iniziare le loro manovre finali verso le orbite operative specifiche, contribuendo all’espansione della megacostellazione di SpaceX. Attualmente, la rete Starlink è composta da oltre 7.000 satelliti, che garantiscono una copertura internet globale ad alta velocità e bassa latenza, ad eccezione delle regioni polari. Ogni settimana, la costellazione continua a crescere, ampliando ulteriormente il servizio. Il lancio di sabato rappresenta la 42ª missione Falcon 9 completata da SpaceX nel 2025. Di queste, 28 hanno avuto l’obiettivo di portare in orbita nuovi satelliti Starlink, rafforzando la posizione della rete come leader nella connettività globale.