In questo periodo di emergenza sanitaria si parla molto di sport, soprattutto per discutere sulla possibile ripresa del campionato di calcio e delle altre discipline. Ma c’è anche un altro aspetto che merita attenzione: quello della solidarietà e della generosità.
Anche l’Università Europea di Roma ha dovuto sospendere le sue attività sportive per l’emergenza sanitaria (calcio maschile, calcio femminile, basket, volley e rugby). Ma tutti gli studenti che partecipano a queste discipline non hanno voluto fermarsi e si sono impegnati in attività di solidarietà. Fra queste, un invito a donare fondi per sostenere l’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, impegnato nella lotta al Coronavirus.
“Nell’Università Europea di Roma lo sport fa parte delle attività di Formazione Integrale”, spiega il responsabile Matteo Anastasi, che per cinque anni ha anche allenato la squadra di calcio maschile. “I nostri ragazzi hanno voluto seguire l’invito del Papa, anche in questo momento di pausa, scegliendo la strada della solidarietà. Aderire al gruppo sportivo dell’Università Europea di Roma, le Panthers (Pantere) educa all’impegno, alla collaborazione, alla condivisione, al sacrificio e, nondimeno, al rispetto. Lo sport rappresenta un linguaggio universale volto a favorire l’intesa tra i giovani e può essere considerato pietra angolare per la maturazione professionale e individuale”.
Il nome del gruppo sportivo dell’Università Europea di Roma, Panthers, è stato scelto dagli stessi studenti. “Ha un significato simbolico”, spiega Matteo Anastasi. “Fra le virtù cui devono ambire le Panthers, c’è proprio la resistenza indicata da Papa Francesco. Infatti la pantera, una volta adulta, impara a resistere ad ogni condizione. Un’altra virtù importante, in cui crediamo, è l’integrità. Non a caso i simbolisti cristiani medievali evidenziavano come la pantera fosse sinonimo di integrità, risultando incorruttibile”.