Martedì, il governo cinese ha ribadito con fermezza che “adotterà contromisure” nel caso in cui il presidente Trump proceda con l’intenzione di imporre un dazio aggiuntivo del 50% sui prodotti cinesi. Questo annuncio sottolinea come la guerra commerciale tra Washington e Pechino sia ancora ben lontana da una soluzione definitiva. In una comunicazione ufficiale diffusa dai media statali, il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato: “La Cina è pronta a combattere fino alla fine se gli USA continueranno a perseguire questa strada sbagliata”. La settimana è stata caratterizzata da turbolenze sui mercati finanziari, scatenate dall’annuncio di Trump riguardante le nuove tariffe generalizzate. Nathan Bomey di Axios ha evidenziato che gli investitori stanno cercando soluzioni che possano portare a una “via d’uscita”, mentre la guerra commerciale continua a generare preoccupazioni legate a una possibile recessione economica globale. Un portavoce del Ministero del Commercio cinese ha accusato apertamente gli USA di mettere in atto una strategia di “ricatto”, dopo che Trump, in un post pubblicato su ‘Truth Social’, ha minacciato di imporre ulteriori dazi a partire da mercoledì, nel caso in cui Pechino non avesse revocato entro martedì le tariffe del 34% sui prodotti americani. “La minaccia degli USA di aumentare i dazi sulla Cina rappresenta un errore che si aggiunge a un altro errore – ha dichiarato il portavoce – La Cina respingerà con decisione queste imposizioni e non accetterà mai tali pressioni”. Nel suo post, Trump ha accusato la Cina di “abusi commerciali prolungati” e ha avvertito che, qualora i funzionari di Pechino non ritirassero le tariffe, “tutti i colloqui richiesti dalla Cina con noi sarebbero stati immediatamente interrotti”. Al momento, i rappresentanti della Casa Bianca non hanno fornito alcuna dichiarazione ufficiale in risposta alle domande avanzate da Axios nelle prime ore del mattino, lasciando un vuoto di comunicazione che alimenta l’incertezza.