Quasi sette anni dopo la morte del diciannovenne californiano Tyler Shamash, deceduto per overdose da fentanyl, un disegno di legge che avrebbe potuto prevenire la sua tragedia sta ricevendo attenzione a Washington, DC. Tyler è morto nel 2018 in una casa di cura, pochi giorni dopo un’overdose. Sua madre, Juli Shamash, ha spiegato che i test antidroga non rilevarono il fentanyl, poiché il test standard a cinque pannelli non includeva questo oppioide sintetico. Secondo Juli, il medico non era consapevole che il fentanyl fosse escluso dai test, che rilevano solo marijuana, cocaina, anfetamine, PCP e oppioidi naturali o semisintetici. Per colmare questa lacuna, due senatori, il democratico Alex Padilla e il repubblicano Jim Banks hanno ripresentato il disegno di legge “Tyler’s Law”. La proposta richiede al Department of Health and Human Services di fornire linee guida agli ospedali per includere il fentanyl nei test antidroga di routine. Attualmente, solo la California e il Maryland richiedono agli ospedali di includere questo oppioide nei test, ma manca una normativa federale. Padilla ha ribadito che la legislazione bipartisan mira a uniformare gli screening. Il senatore Banks ha aggiunto che la Tyler’s Law potrebbe prevenire ulteriori tragedie, garantendo cure tempestive. Dalla morte di suo figlio, Juli Shamash ha collaborato con altre famiglie per promuovere il ddl, introdotto nel 2023 ma mai votato. Insieme a un medico di San Diego, ha sviluppato strumenti per aiutare gli ospedali a rilevare il fentanyl. Sydney Kamlager-Dove ha elogiato il lavoro di Juli, che ha contribuito a modificare i requisiti in California. Ryan Oglesby, presidente dell’Emergency Nurses Association, ha affermato che il ddlè essenziale per rilevare tempestivamente il fentanyl. La dottoressa Allison J. Haddock dell’American College of Emergency Physicians ha aggiunto che dotare i medici di strumenti adeguati è cruciale per affrontare la crisi degli oppioidi.
