La sonda Blue Ghost, sviluppata dalla azienda privata Firefly Aerospace, è atterrata con successo sulla Luna, diventando il secondo mezzo commerciale a posarsi sul suolo lunare. Era partita dalla Terra il 15 gennaio con l’obiettivo di esplorare il Mare delle Crisi. Il progetto rappresenta l’ultima collaborazione tra la NASA e aziende private nel campo dell’esplorazione spaziale. Un’altra compagnia del settore, la ‘Intuitive Machines’, è in procinto di far atterrare nei prossimi giorni la sonda Athena nelle vicinanze del polo sud lunare. Intuitive Machines era già stata la prima azienda privata a completare un atterraggio lunare, grazie alla navicella Odysseus, che aveva raggiunto la Luna il 22 febbraio dell’anno scorso. Tuttavia, in quella missione, la navicella si era ribaltata su un pendio, danneggiando il carrello di atterraggio. Blue Ghost, al contrario, è riuscita a completare un atterraggio impeccabile dopo aver orbitato intorno alla Luna per due settimane. Il dottor Simeon Barber, esperto in scienze planetarie presso l’Open University, ha definito Blue Ghost come la prima impresa privata “realmente riuscita” sulla Luna, poiché il veicolo è rimasto intatto e perfettamente funzionante. Secondo Barber, per molte aziende private la Luna rappresenta un trampolino di lancio per l’esplorazione del resto dello spazio. L’esperto in scienze planetarie ha inoltre previsto un ritorno umano sulla Luna, pur evidenziando che il principale ostacolo resta il finanziamento. L’ultima volta che un essere umano ha camminato sul nostro satellite risale al 19 dicembre 1972, durante la missione Apollo 17. “Le missioni Apollo furono incredibilmente riuscite – ha spiegato Barber – ma erano missioni di breve durata. Gli astronauti rimanevano sulla Luna per soli tre giorni a causa dei costi elevatissimi, che ammontavano a miliardi di dollari. Non era sostenibile”.