venerdì, 21 Febbraio, 2025
Sanità

Sanità e Welfare: il governo investe 136,5 miliardi per un Ssn più efficiente

Meloni ribadisce l’impegno per essere più vicina ai cittadini. Il Governatore di Bankitalia Panetta evidenzia la necessità di garantire un livello uniforme dei servizi, senza squilibri territoriali

Giorgia Meloni ha ribadito ieri l’impegno del governo nel potenziamento del Servizio sanitario nazionale e nella modernizzazione del sistema assistenziale. Durante la ‘Giornata nazionale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, socioassistenziali e del volontariato’, ha voluto sottolineare la necessità di una sanità più vicina ai cittadini, moderna ed efficiente, con un finanziamento record di 136,5 miliardi di euro nel 2025. Parallelamente, il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha evidenziato l’importanza di garantire un livello uniforme dei servizi sociali e sanitari, senza squilibri territoriali.

Investimenti e risorse

L’Italia vanta una struttura sanitaria di eccellenza, e il governo intende rafforzarla attraverso investimenti mirati: “Abbiamo scelto di destinare alla sanità stanziamenti record, portando nel 2025 il Fondo sanitario nazionale a 136,5 miliardi di euro, con una spesa pro-capite di 2.317 euro”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio. Inoltre, grazie agli Accordi di Coesione con le Regioni, sono stati messi a disposizione 1,3 miliardi di euro per potenziare gli ospedali e, con la revisione del Pnrr, sono stati liberati 750 milioni per ulteriori investimenti in ambito sanitario. Le risorse disponibili sono state concentrate sul rinnovo dei contratti dei dirigenti medici e del personale sanitario, con particolare attenzione alla detassazione delle retribuzioni per le prestazioni aggiuntive, misura essenziale per abbattere i tempi delle liste d’attesa.

Meloni ha riconosciuto che il percorso per una sanità più vicina ai cittadini è ancora lungo, ma ha sottolineato la determinazione del governo a proseguire sulla strada intrapresa. “Siamo certi che, in questo percorso, potremo sempre contare sul contributo delle professioni sanitarie, che rappresentano il cuore pulsante della nostra sanità”.

Uno dei temi centrali della riforma sanitaria riguarda il nuovo piano pandemico, con una chiara indicazione: eventuali restrizioni delle libertà individuali potranno essere imposte solo per legge. Questo approccio mira a garantire trasparenza, rispetto dei diritti fondamentali e una gestione equilibrata delle emergenze sanitarie.

Un Welfare sostenibile

Sul fronte del modello istituzionale dell’offerta dei servizi sociali, il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra decentramento e coordinamento centrale: “Il decentramento consente di rispondere in modo più preciso ai bisogni specifici dei territori, mentre un forte coordinamento centrale è necessario per garantire un livello uniforme dei servizi essenziali su tutto il territorio nazionale”, ha spiegato. Nei prossimi anni sarà cruciale bilanciare la crescente domanda di protezione sociale con risorse limitate. Secondo Panetta, questo obiettivo può essere raggiunto agendo su due fronti, ossia la razionalizzazione dell’offerta sanitaria attraverso la valorizzazione della sussidiarietà verticale e orizzontale(coinvolgendo non solo lo Stato, ma anche il mercato e il terzo settore) e con riforme e investimenti pubblici per incrementare la crescita economica e la produttività, fondamentali per preservare il sistema di welfare italiano e garantirne la sostenibilità. “Solo attraverso una crescita economica sostenibile potremo garantire risorse adeguate per pensioni, sanità, istruzione e assistenza sociale”, ha aggiunto Panetta. Nel settore sanitario, ciò significa sostenere l’innovazione tecnologica, migliorare l’accesso alle cure, ridurre le liste d’attesa e potenziare i servizi essenziali.

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