Una giornata molto intesa quella di ieri dal punto di vista delle ultime vicende che hanno come protagoniste le vicende legate tra Ucraina, Russa e oramai anche Italia. Già, perché ieri di buon mattino le tensioni tra Roma e Mosca si sono intensificate dopo le dichiarazioni della Portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, che ha usato toni durissimi nei confronti di Sergio Mattarella: “Le sue parole all’Università di Marsiglia non saranno lasciate senza conseguenze”, ha affermato senza pensarci due volte. La stretta collaboratrice del Ministro Sergej Lavrov ha accusato il Capo dello Stato di aver paragonato la Russia al Terzo Reich, un’affermazione che il Cremlino ha definito inaccettabile e offensiva. Secondo l’agenzia di stampa Ria Novosti, Zakharova ha affermato in diretta televisiva che il Presidente “non può non sapere quanti soldati italiani abbiano ucciso russi nella Seconda Guerra Mondiale sotto bandiere e slogan nazisti”. Ha poi sottolineato come tali dichiarazioni risultino ancora più gravi nell’anno dell’80° anniversario della vittoria sovietica sulla Germania nazista. L’invettiva della portavoce del Cremlino appare ancor più allarmante considerando la sua posizione di diretta esecutrice della linea di Mosca. Zakharova, figura di spicco della diplomazia russa, è nota per la sua retorica aggressiva e per la sua capacità di veicolare le posizioni ufficiali del governo di Vladimir Putin.
La reazione del Quirinale e delle istituzioni
Dal Quirinale si mantiene una posizione di assoluta serenità e non ci sono state risposte. Ma gli apparati di sicurezza nazionale hanno incrementato i livelli di tutela attorno al Presidente della Repubblica e stanno verificando con attenzione l’agenda dei suoi impegni (da ieri sera è invisita ufficiale in Montenegro, oggi avrà i colloqui nella capitale Podgorica con l’omologo montenegrino Jakov Milatovic. Intanto, la politica italiana ha reagito con fermezza alle parole russe. “Sono inaccettabili gli attacchi del governo russo a Mattarella”, le parole della Segretaria del Pd Elly Schlein. Forza Italia, tramite i propri profili social, ha ribadito: “Basta attacchi al Presidente Mattarella. Ogni esternazione contro il nostro Capo dello Stato è un attacco all’Italia e alla sua democrazia”. Anche Carlo Calenda, leader di Azione, ha dichiarato: “Fate i sovranisti sul serio per una volta e convocate l’ambasciatore russo”. Fratelli d’Italia ha espresso unanime sostegno a Mattarella: “Tutti devono sapere che l’Italia si riconosce nelle sue istituzioni e che è sempre unita nel difenderle di fronte a minacce esterne”, hanno affermato i Capigruppo Galeazzo Bignami e Lucio Malan. Mara Carfagna, Deputata di Noi Moderati-Centro Popolare, ha denunciato la strategia russa di mistificazione della verità: “Ancora una volta vediamo agire il più classico dei sistemi di disinformazione: si mistifica una riflessione storica sulla pace, la si spaccia per atto di ostilità e si minacciano ‘conseguenze’. Ogni forza politica deve reagire con fermezza”. Anche dal Partito Democratico e da +Europa sono arrivate dure condanne. Alessandra Moretti, Vice capodelegazione del Pd a Bruxelles, ha chiesto una reazione più decisa da parte del governo italiano: “Non si può tollerare che una portavoce del governo russo attacchi il Presidente della Repubblica senza una forte reazione”. Riccardo Magi di +Europa ha criticato l’assenza di una posizione chiara da parte della Lega e del Vicepremier leghista: “Come dimenticare che Salvini avrebbe volentieri scambiato due Mattarella con mezzo Putin. A Mosca diciamo: prendetevi Salvini, noi ci teniamo Mattarella”. Anche Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, ha espresso preoccupazione: “Gli attacchi contro Mattarella fanno parte di una strategia per destabilizzare l’Europa. La sua autorevolezza e il suo impegno per la libertà lo rendono un bersaglio per Putin”.
Attacco hacker
Sempre ieri l’Italia è finita nuovamente nel mirino degli hacker filorussi. Il gruppo NoName057(16) ha lanciato una serie di attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) contro siti web italiani legati ai settori dei trasporti e bancario. Tra gli obiettivi colpiti figurano gli aeroporti di Linate e Malpensa, l’Autorità dei Trasporti e i porti di Taranto e Trieste. Ma non ci sono stati impatti effettivi sui servizi. Nella rivendicazione, i NoName hanno fatto riferimento sempre alle dichiarazioni di Mattarella.
Summit all’Eliseo
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Intanto si è tenuto ieri all’Eliseo il summit convocato dal Presidente francese Emmanuel Macron per definire una risposta comune dell’Europa sui negoziati riguardanti la guerra in Ucraina. Al vertice hanno partecipato diversi leader europei, tra cui il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente del ConsiglioGiorgia Meloni. Già in mattinata Macron ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.Scholz ha dichiarato che è “del tutto prematuro e inappropriato”discutere della possibilità di inviare truppe europee di pace in Ucraina. Parlando con i giornalisti dopo aver lasciato il vertice, Scholz ha sottolineato che “non siamo ancora alla pace, ma nel mezzo di una guerra che la Russia sta ancora portando avanti”.
Dall’altra parte, il Presidente Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza che l’Ucraina non accetterà negoziati condotti senza la sua diretta partecipazione. Parlando in conferenza stampa ad Abu Dhabi, dove si trova in visita ufficiale, ha detto testualmente: “L’Ucraina non riconoscerà alcun risultato di negoziati che siano condotti senza di noi”.
A Riad il primo incontro Usa-Russia dopo l’invasione
Parallelamente, si prepara un incontro chiave a Riad, in Arabia Saudita, dove oggi si svolgerà il primo colloquio ufficiale tra delegazioni di alto livello di Stati Uniti e Russia. Questo incontro è considerato un passo preliminare in vista di un possibile summit tra Trump e Putin.