In un’intervista pubblicata sul quotidiano “Il Foglio”, la presidente di Fininvest e Mondadori, Marina Berlusconi, discute della guerra in Ucraina. Per la figlia del fondatore di Forza Italia, per giungere alla conclusione di questo devastante conflitto sarà necessario un compromesso. Tuttavia, rimane fermamente convinta che la fine della guerra non debba comportare la sconfitta di Kiev e il trionfo di Mosca. “L’Ucraina ha diritto alle garanzie fondamentali per la sua sicurezza e indipendenza”, ha evidenziato la primogenita di Silvio Berlusconi nell’intervista con il direttore de “Il Foglio”, Claudio Cerasa, aggiungendo che “una pace ottenuta a scapito di Kyiv e dell’Europa non potrebbe essere considerata positiva”. Parlando degli Stati Uniti e del neo presidente Donald Trump, la presidente di Mondadori ha affermato che “al momento, non si può ignorare che molti dei primi interventi di Trump hanno portato qualche beneficio immediato agli USA, ma nel lungo termine, la sua strategia di mettere costantemente sotto pressione gli altri Paesi si trasformerà in una forza centrifuga sempre più intensa, capace di causare divisioni nella comunità occidentale”. “Spero sinceramente – ha proseguito – che la nazione che è sempre stata il pilastro dell’Occidente non abbia ora un presidente che aspira a diventare il “rottamatore” dell’Occidente stesso, smantellando così tutto ciò che l’America ha rappresentato negli ultimi ottant’anni”. In merito alle big tech, la presidente di Fininvest e Mondadori chiarisce: “Esiste un problema di concorrenza sleale di dimensioni enormi e sono riusciti a imporre nella nostra quotidianità la dittatura dell’algoritmo”.