Il governo USA non ha assegnato a Tesla un contratto per la produzione di veicoli elettrici corazzati. Lo ha dichiarato, giovedì, un portavoce del Dipartimento di Stato, in merito a un documento di bilancio che sembrava indicare un piano dell’agenzia per investire 400 milioni di dollari in veicoli della casa automobilistica di Elon Musk. Secondo il portavoce, l’amministrazione Biden aveva chiesto al Dipartimento di Stato di valutare l’interesse delle aziende private nella produzione di veicoli elettrici. In risposta, l’agenzia aveva emesso una richiesta di informazioni per sollecitare l’interesse. Finora, solo una società ha manifestato interesse e, come passaggio successivo, sarebbe stata inviata una richiesta ufficiale ai produttori per presentare un’offerta. Tuttavia, ha aggiunto il portavoce, la richiesta è in sospeso e non ci sono piani attuali per emetterla. Questa chiarificazione è arrivata dopo che Drop Site News aveva riportato la notizia del documento di bilancio, scatenando speculazioni sul coinvolgimento di Musk. Il documento includeva un riferimento a Tesla in una voce etichettata “Tesla corazzata (unità di produzione)”, modificata l’ultima volta il 13 dicembre, prima dell’insediamento di Trump. Dopo la pubblicazione degli articoli, il Dipartimento di Stato ha rimosso la parola “Tesla” dal documento e ha caricato una versione aggiornata sul suo sito web. L’interesse suscitato dai notiziari è dovuto in parte all’influenza di Musk nell’amministrazione Trump, dove guida il Department of Government Efficiency (DOGE), un’iniziativa per ridurre la spesa pubblica e la forza lavoro federale. Ha criticato il governo per corruzione e sprechi. Musk è anche un importante appaltatore del governo, con SpaceX che ha ottenuto miliardi in contratti. Il suo doppio ruolo nell’amministrazione e nelle sue aziende solleva interrogativi sui conflitti di interesse.