sabato, 29 Marzo, 2025
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Reate Festival: Gianfranco Formichetti premiato alla serata di Gala

A lui si deve la nascita di una kermesse diventata punto di riferimento internazionale

Erano i primi anni del duemila quando il Professore e biografo Gianfranco Formichetti, allora Assessore alla Cultura del Comune di Rieti, concepì l’idea di un festival incentrato sul Belcanto, come racconta egli stesso: “Ho sempre nutrito un grandissimo amore per l’Opera, forma d’arte totale, in cui musica, recitazione e canto convergono in una sintesi di bellezza assoluta. Da biografo e storico ho scritto libri su grandissimi artisti e musicisti, cercando di consegnare ai lettori la verità e la bellezza insite in quelle vite consacrate all’arte. Desideravo però realizzare un festival di canto lirico, per offrire alle persone l’esperienza totalizzante di quest’arte sublime. Così contattai il compianto Bruno Cagli, allora Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia”. Il resto è storia: Cagli accolse l’idea ed assunse la direzione di quello che si inaugurò nel 2009 col nome di Reate Festival.

Il 20 ottobre è stata inaugurata la XVI edizione del Reate Festival, presso il Teatro Flavio Vespasiano, a Rieti, con il “Gala di Belcanto”, serata in omaggio al recente riconoscimento dell’Unesco, che ha inserito il canto lirico nella lista dei patrimoni immateriali dell’Umanità.

Il Gala si è aperto proprio con il riconoscimento al grande lavoro culturale svolto dal Professor Formichetti per la città di Rieti, che ha ricambiato con grande amore il suo impegno.

A lui la Sovrintendente della Fondazione Flavio Vespasiano , Lucia Bonifaci e il Sindaco Daniele Sinibaldi, nel ricordare l’entusiasmo dell’iniziativa e la lungimiranza dell’idea, hanno consegnato una targa di ringraziamento. Un’occasione di festa alla quale ha partecipato anche l’assessore alla Cultura Letizia Rosati e altri rappresentanti istituzionali.

Tra le tante iniziative curate, il Professor Gianfranco Formichetti, che ha ricordato con gioia (sottolineando la collaborazione di tutti i membri aventi causa nella gestione della città) il suo ventennale assessorato, ne cita una in particolare: “Nell’arco delle diverse edizioni abbiamo portato a teatro migliaia di bambini. Con un progetto di formazione inclusiva, col sostegno, parimenti, di insegnanti e artisti, i bambini assistevano allo spettacolo in platea per poi alzarsi e cantare insieme ai cantanti, mentre genitori e nonni, zii e cugini assistevano allo spettacolo dai palchi. L’attività ebbe un tale successo da finire su Rai scuola”.

Dopo la consegna della targa, accompagnata da una lettera di partecipazione e ringraziamento di Gianni Letta, è iniziato il concerto, che ha proposto brani solistici e d’insieme tratti da opere come Rigoletto di Verdi, La Bohème di Puccini, La Clemenza di Tito di Mozart, Lucia di Lammermoor di Donizetti, con l’aggiunta di un paio di brani tratti da opere dell’Ottocento francese come Les contes d’Hoffmann di Offembach e Samson et Dalila di Saint-Saëns. In finale, come bis, “libiamo ne’ lieti calici”, famosissima e ben augurale aria de La Traviata, ha unito tutti i protagonisti della serata, dieci voci, attive nelle maggiori sale da concerto del mondo, insieme nel ricordo della loro amatissima insegnante, Renata Scotto, scomparsa poco più di un anno fa:

i soprani Rosa Feola e Teona Dvali, i mezzosoprani Adriana Di Paola e Anna Goryacheva, i tenori Davide Giusti e Moises Marin Garcia, i baritoni Simone Alberti e il basso-baritono Pedro Quiralte Gomez, accompagnati al pianoforte da Fabio Centanni e Diego Procoli.

In questa edizione, che si dipana tra Rieti e Roma, la rassegna ha messo al centro dell’opera la figura femminile: dalla storia di Caterina Medici, “Femmina infame”, al dittico di Poulenc “La Dame de Monte-Carlo” e la “Lavoix humaine”, alla “Traviata” di Verdi. Un ricco cartellone di eventi che ha visto, anche, la realizzazione di dodici concerti cameristici in matinèe affidati a giovani talentuosi interpreti e finalizzati al pubblico giovanile, nell’ambito della missione formativa che il Festival ormai da molti anni ha intrapreso.

Questo aspetto, come ha raccontato, è particolarmente caro al Professore, che ha fatto dell’insegnamento e dell’iniziazione alla bellezza la sua missione di vita, come testimoniano le sue incessanti attività formative ed editoriali. Ricordiamo, infatti, la recente edizione giapponese del suo libro “Vita di Antonio Vivaldi” edito da Bompiani, come l’imperdibile “Vita di Giulia Farnese”.

Gianfranco Formichetti ha realizzato altre biografie di successo, tra cui Tommaso Campanella. Eretico e mago alla corte dei Papi (Piemme), Caravaggio. Pittore, genio, assassino (Piemme).

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