L’Autorità Nazionale Palestinese ha temporaneamente sospeso le operazioni della rete televisiva qatariota Al Jazeera, comprese le sue trasmissioni, accusandola di diffondere “materiale incitante”. Lo ha riportato, mercoledì, l’agenzia di stampa palestinese WAFA. I ministri della cultura, degli interni e delle comunicazioni hanno preso congiuntamente questa decisione, sostenendo che il canale trasmetteva contenuti “ingannevoli e fomentava conflitti”, senza fornire ulteriori dettagli. L’ordinanza specifica che la sospensione è temporanea, ma non indica una data di conclusione. La scorsa settimana l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) aveva criticato Al Jazeera per la sua copertura dello scontro prolungato tra le forze di sicurezza palestinesi e i militanti nel campo di Jenin, situato nella Cisgiordania occupata da Israele. Al Jazeera ha condannato la decisione, definendola “un tentativo di scoraggiare la copertura degli eventi nei territori occupati”. Ha esortato l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) a revocare la sospensione e a permettere ai suoi giornalisti di lavorare liberamente in Cisgiordania. La misura non dovrebbe essere applicata nella Striscia di Gaza, controllata da Hamas, dove l’Autorità Nazionale Palestinese non ha giurisdizione. Fatah, il partito dominante nell’ANP, ha accusato l’emittente di seminare divisioni nella “nostra patria araba e in Palestina”. Ha incoraggiato i palestinesi a non collaborare con il canale. A maggio, Israele ha proibito ad Al Jazeera di operare nel paese, sostenendo che rappresentava una minaccia per la sicurezza nazionale. Un tribunale ha successivamente confermato il divieto.