In occasione della 58ª Giornata Mondiale della Pace, ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio a Papa Francesco, riconoscendo l’importanza delle riflessioni contenute nel tema scelto dal Pontefice, ʼRimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua paceʼ. Le parole del Capo dello Stato hanno evidenziato un profondo rispetto per il ruolo della Chiesa cattolica nel promuovere la pace e nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi più urgenti del nostro tempo. Mattarella ha esordito esprimendo gratitudine a nome della Repubblica e a titolo personale per il messaggio papale. Ha sottolineato come l’analisi proposta da Papa Francesco sfidi la coscienza di ogni individuo, ponendo l’accento sulla frammentazione sociale ed economica e sulle minacce che incombono sui rapporti pacifici tra gli Stati.
Secondo il Presidente, l’ordine internazionale basato su regole condivise si trova sotto attacco a causa di iniziative irresponsabili da parte di alcuni attori statuali e non. Questa situazione, ha aggiunto, mette a rischio il Diritto, fondamento della convivenza tra i popoli, e mina la dignità umana, spesso calpestata in modo inaccettabile.
La necessità di un cambiamento culturale
Mattarella ha riconosciuto il valore del tema giubilare proposto da Papa Francesco, che invita a un cambiamento culturale profondo. Il richiamo a riconoscersi “debitori” e necessari gli uni agli altri rappresenta, per il Presidente, un punto di partenza per promuovere la solidarietà e contrastare le disuguaglianze che affliggono milioni di persone in tutto il mondo. Ha evidenziato come il riconoscimento di questa interdipendenza sia una via più saggia e lungimirante rispetto alla violenza e allo sfruttamento che continuano a proliferare. Il Capo dello Stato ha accolto l’invito del Pontefice a compiere azioni coraggiose per far crescere la pace nel 2025. Tra i temi indicati dal Papa e richiamati dal Presidente, spiccano il dialogo, la gestione delle migrazioni, la tutela ambientale e l’uso responsabile delle nuove tecnologie. Tutti argomenti che, secondo Mattarella, rappresentano questioni cruciali per il futuro dell’umanità.
Il Presidente ha sottolineato come i principi fondamentali della Costituzione italiana, tra cui il ripudio della guerra e la promozione dei diritti umani, orientino il Paese verso un impegno attivo nella soluzione dei conflitti. Ha ribadito il ruolo dell’Italia nel favorire percorsi di crescita equa e sostenibile, con un’attenzione particolare alle giovani generazioni, ritenute essenziali per alimentare la speranza in un futuro migliore.
Un augurio per Papa Francesco e per l’umanità
Mattarella ha concluso il suo messaggio rivolgendo a Papa Francesco un sincero augurio per il suo benessere personale e spirituale, sottolineando l’importanza dell’opera del Pontefice al servizio della Chiesa cattolica e dell’umanità. Il Presidente si è detto certo che l’intero popolo italiano condivida questo sentimento, unendosi in un desiderio comune di pace e solidarietà.