Gli auguri ricevuti ieri da parte di leader politici, istituzioni religiose e rappresentanti della società civile hanno confermato il profondo affetto e la stima che il mondo intero nutre nei confronti di Papa Francesco che ha ‘festeggiato’ il suo 88° compleanno. Tra i primi a ‘esprimersi’, Sergio Mattarella, il quale ha inviato al Pontefice un messaggio di auguri carico di stima e affetto: “Le porgo con grande piacere e vivissima cordialità i più fervidi auguri di ogni benessere nella ricorrenza del Suo ottantottesimo compleanno. Nel farlo, mi rendo sicuro interprete dei sentimenti di affetto che il popolo italiano nutre nei confronti della Sua persona. Mentre molteplici focolai di guerra, anche in aree prossime all’Italia, continuano a provocare lutti e a lacerare il tessuto sociale di intere comunità, le Sue parole e i Suoi richiami costituiscono, per credenti e non credenti, un punto fermo cui guardare nei momenti di più profonda angoscia o di intima inquietudine”. Il Capo dello Stato ha inoltre ricordato l’importanza della ‘Lettera Enciclica Dilexit Nos’ e del prossimo Giubileo: “Possa questo richiamo alla concretezza della virtù della speranza indurre tutti, soprattutto coloro che rivestono ruoli di responsabilità, a compiere scelte coraggiose per la giustizia e il bene comune”.
Affetto e stima
Il Premier Giorgia Meloni ha scritto un messaggio su X esprimendo il suo affetto e la sua stima: “Buon compleanno a Papa Francesco. Le Sue parole e i Suoi insegnamenti sono fonte d’ispirazione per tutti noi. Che il Suo cammino continui a essere illuminato dalla fede e sostenuto dalla speranza”. Anche la Ministra per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati, ha sottolineato l’importanza dell’opera pastorale di Bergoglio: “Il Suo instancabile impegno per il dialogo, la solidarietà e la tutela della dignità umana continua a essere fonte di ispirazione per donne e uomini di ogni fede e cultura”.
Una vera bussola
La Conferenza Episcopale Italiana ha inviato un messaggio affettuoso, ribadendo il valore della sua guida: “Nel giorno del Suo 88° compleanno, vogliamo rivolgerLe un pensiero affettuoso e farLe giungere l’abbraccio di tutte le nostre comunità. Auguri di cuore”. La Cei ha ricordato come il Santo Padre, con la ‘Lettera Enciclica Dilexit Nos’, abbia consegnato una vera bussola per un mondo spesso in balia della violenza, del cinismo e dell’indifferenza. I vescovi hanno espresso la volontà di seguire il suo esempio, impegnandosi per una Chiesa più missionaria e accogliente in vista del Giubileo.
Futuro di pace e giustizia
Il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha inviato i suoi auguri attraverso un messaggio al Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano: “La Sua dedizione per la pace, la fratellanza e la solidarietà è fonte di ispirazione per tutti noi. La Sua guida, la Sua saggezza e il Suo coraggio possano continuare a guidarci, per costruire insieme un futuro di pace e giustizia”. Il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, ha ribadito come gli appelli del Santo Padre per la pace siano un richiamo fondamentale in un mondo segnato da conflitti e divisioni: “A pochi giorni dall’apertura del Giubileo, auspico che il richiamo di Papa Francesco a un impegno collettivo per la costruzione del bene comune sia uno stimolo concreto a promuovere solidarietà e dialogo tra i popoli”.
Pure il leader della Cisl, Luigi Sbarra, ha voluto sottolineare il valore sociale del messaggio del Pontefice, celebrandolo come un faro di speranza e giustizia per l’umanità: “Il Suo alto magistero pastorale e la Sua parola illuminata rappresentano una fonte inesauribile di speranza per tutta l’umanità”.
Umiltà e speranza
Anche a livello locale, numerosi rappresentanti istituzionali hanno voluto omaggiare Papa Francesco. Il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha scritto su Facebook: “L’umanità intera guarda con speranza all’alto magistero di Sua Santità e al suo instancabile impegno per la pace”. Il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ricordato il profondo legame di Papa Francesco con la città eterna, sottolineando l’importanza del Giubileo ormai alle porte: “Con il Giubileo alle porte, Roma si apre al mondo con orgoglio nel segno della pace e della solidarietà: che l’esempio di umiltà e speranza del nostro Vescovo continui a ispirarci ogni giorno. Auguri, Santo Padre”.
Mattarella incontra le istituzioni
Intanto sempre ieri, nel corso del tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile, Mattarella ha lanciato un forte richiamo all’unità nazionale e al senso del dovere, ribadendo l’importanza dei valori fondativi della Costituzione come guida sicura per affrontare le sfide del presente e del futuro.
“Cosa significa concretamente rispettare e preservare questa unità?” ha detto il Presidente, evidenziando come il primo passo sia “vivere la Costituzione nella sua attualità”. Un messaggio chiaro, rivolto a tutte le forze del Paese, per ribadire che la libertà, l’uguaglianza, la giustizia e la solidarietà, insieme ai diritti inalienabili della persona, devono essere i punti di riferimento irrinunciabili per ogni cittadino e rappresentante istituzionale. Il Capo dello Stato ha sottolineato che esistono interessi nazionali fondamentali che richiedono “la massima convergenza”, indipendentemente dalle divisioni politiche e dalle alternanze di governo. Tra questi, il Presidente ha elencato il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture strategiche e la salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza dei territori: “Non possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente di lungo periodo e vanno perseguiti con un impegno che va oltre le maggioranze e le opposizioni di turno”.
Un altro pilastro del discorso del Presidente è stato il richiamo alla responsabilità istituzionale. Mattarella ha ricordato che il senso del dovere impone a chi opera nelle istituzioni di “rispettare i limiti del proprio ruolo”, evitando invasioni di campo e contrapposizioni dannose: “La Repubblica vive di questo ordine. Ha bisogno della fiducia delle persone che devono poter vedere, nei comportamenti e negli atti di chi ha responsabilità, armonia tra le istituzioni, ricordando come l’equilibrio tra i poteri dello Stato sia essenziale per la stabilità democratica.