venerdì, 10 Gennaio, 2025
Attualità

Confartigianato. “Acquistiamo locale”. Confcommercio: “Consumi più vivaci”

Natale gli italiani spenderanno 26,5 miliardi di euro per prodotti “su misura”

In vista delle festività natalizie Confartigianato promuove anche quest’anno la campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, mentre Confcommercio parla di “consumi vivaci” trainati dal Balck Friday. “‘Acquistiamo locale” – sottolinea il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. E’ un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. E’ la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità”. L’artigianalità si intreccia con la qualità e la tradizione: sono 327 i prodotti agroalimentari di qualità, 529 i vini DOC e IGT e 5.640 i prodotti agroalimentari tradizionali (PAT).

Il traino del Black Friday

Secondo Confcommercio si farà sentire anche il “traino” positivo del “Black Friday”, con consumi pari a 4,1 miliardi che si ripercuoterà anche su dicembre. Le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio su Natale e tredicesime sono infatti all’insegna dell’ottimismo e i consumi saranno “vivaci”. Il volume della tredicesima di dipendenti e pensionati, al netto di Irpef e contributi, sale dai 50,7 miliardi del 2023 ai 54,5 del 2024 e che quella disponibile per consumi aumenta da 41,3 a 45 miliardi. A questi ultimi numeri aggiungiamo la spesa dei lavoratori indipendenti – è Natale anche per loro – e il totale sale così a 47,5 miliardi in confronto ai 43,9 dello scorso anno. È l’effetto della conferma del taglio del cuneo fiscale, accoppiato al “bonus Natale”. La spesa media delle famiglie a dicembre sale così di 118 euro, da 1.788 a 1.906 euro, mentre per i regali di Natale quella pro capite aumenta da 186 a 207 euro e quella complessiva sale da 8,1 a 9,8 miliardi.

La spesa per le festività

Secondo le previsioni elaborate da Confartigianato, per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro, vale a dire il 27,6% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande e nei consumi natalizi del 2024 spiccheranno proprio quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sulla qualità di beni e servizi. Secondo Confartigianato, a spingere l’acquisto di prodotti artigiani è la sempre più diffusa attenzione all’unicità e alla sostenibilità di prodotti ‘su misura’, personalizzati, durevoli e caratteristici del territorio.

Aziende di prossimità

Questo trend coinvolge 315mila aziende artigiane con 884mila addetti, pari ad un terzo (33,5%) dell’artigianato italiano, che operano in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli. Sul lato dell’offerta, sei piccole imprese su dieci operano sul mercato di prossimità mentre sono 12,1 milioni i consumatori che acquistano prodotti a chilometri zero, vale a dire il 23,5% della popolazione dai 14 anni in su. Sul lato dell’offerta, sei piccole imprese su dieci operano sul mercato di prossimità mentre sono 12,1 milioni i consumatori che acquistano prodotti a chilometri zero, il 23,5% della popolazione di 14 anni ed oltre.

Le stime regionali

A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,6 miliardi di euro (17,3% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,7 miliardi, il Veneto (2,2 miliardi), l’Emilia-Romagna (2,2 miliardi), la Campania (2,1 miliardi), il Piemonte e la Sicilia (entrambe con 2,0 miliardi), la Toscana (1,7 miliardi) e la Puglia (1,6 miliardi). Gli addetti dell’artigianato nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale sono il 33,5% degli addetti totali dell’artigianato, con quote superiori alla media in Toscana con il 41,7%, Campania con il 41,0%, Marche con il 40,7%, Sicilia e Umbria, entrambe con il 37,3%, Puglia con il 37,2%, Veneto con il 35,8%, Calabria con il 34,6% e Abruzzo con il 34%.

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