martedì, 10 Dicembre, 2024
Società

Orban da Meloni: “Contrastare l’insieme l’immigrazione irregolare”

Giornata romana per il Primo Ministro ungherese, in mattinata ricevuto dal Papa. Dl flussi: ok del Senato alla fiducia

Giornata romana quella di ieri per il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán che in mattinata è stato ricevuto da Papa Francesco in Vaticano e nel pomeriggio è stato invece del Presidente del Consiglio. Ed è stato Palazzo Chigi a ospitare l’atteso incontro tra i due leader, volto a rafforzare la cooperazione bilaterale e a delineare una strategia condivisa sui grandi temi globali, con particolare attenzione alla migrazione irregolare e alla sicurezza internazionale.

Rafforzare il partenariato bilaterale Il bilaterale tra Meloni e Orban ha rappresentato un ulteriore passo avanti nel consolidamento dei rapporti tra Italia e Ungheria, con i due leader che hanno espresso soddisfazione per il crescente valore degli scambi commerciali, che nel 2023 hanno raggiunto i 14 miliardi di euro. Tra i settori strategici individuati per rafforzare ulteriormente gli investimenti spiccano le infrastrutture e l’energia, cruciali per sostenere la competitività economica e l’indipendenza energetica dell’Europa. Meloni si è poi congratulata con Orbán per i risultati ottenuti durante la Presidenza semestrale ungherese del Consiglio dell’Unione europea, tra cui l’adozione della Dichiarazione di Budapest sulla competitività e i progressi fatti nell’ampliamento dell’area Schengen con Bulgaria e Romania. A ciò si aggiunge l’apertura del primo capitolo dei negoziati di adesione con l’Albania, segnale di un impegno condiviso verso una maggiore stabilità nei Balcani occidentali.

Migrazione

Uno dei temi centrali dell’incontro è stato quello della migrazione irregolare, una sfida che entrambi i leader ritengono di primaria importanza per la sicurezza e la stabilità dell’Unione europea. Meloni e Orbán hanno riaffermato la necessità di contrastare il traffico e la tratta di esseri umani, rafforzando la cooperazione con i Paesi di origine e transito per affrontare le cause profonde delle migrazioni. Tra le proposte discusse, particolare rilievo è stato dato all’urgenza di un quadro giuridico aggiornato per facilitare e accelerare i rimpatri dall’Ue. Il tutto richiede un consolidamento del concetto di Paesi di origine sicuri, elemento chiave per snellire le procedure e garantire un’efficace gestione dei flussi migratori.

Meloni e Orbán hanno inoltre evidenziato l’importanza di esplorare nuove modalità per prevenire e contrastare la migrazione irregolare, nel rispetto del diritto Ue e internazionale. Un esempio virtuoso è rappresentato dall’accordo Italia-Albania, che potrebbe costituire un modello per future intese multilaterali.

Cooperazione internazionale

Sul piano geopolitico, i due leader hanno discusso della situazione in Ucraina, riaffermando il loro sostegno a una pace giusta e duratura basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale. E sul tema è stato ricordato che l’Italia ospiterà nel luglio 2025 la ‘Ukraine Recovery Conference’, un appuntamento che si preannuncia fondamentale per il futuro della ricostruzione del Paese.

In merito all’incontro di ieri mattina con il Pontefice, Orban ha rafforzato il suo impegno per una risoluzione pacifica del conflitto tra Russia e Ucraina. L’incontro, tenutosi in un clima di profonda riflessione e dialogo, è stato al centro di una serie di dichiarazioni che Orbán ha condiviso sui social, sottolineando l’urgenza di trovare vie per la pace in un momento di grande tensione internazionale.

Dopo l’udienza con Vescovo di Roma, Orbán ha pubblicato un post su X in cui ha detto che la missione di pace continua. Ho visitato il Santo Padre perché dobbiamo cogliere opportunità per la pace”. In un secondo post, accompagnato da un video della visita, Orbán ha ribadito la sua posizione: “Mentre il mondo si prepara al Natale molti leader europei stanno sostenendo la continuazione e l’intensificazione della guerra tra Russia e Ucraina. Questo è pericoloso! Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco il prima possibile per cogliere l’occasione di pace”. Dl flussi Da segnalare infine che con 99 voti favorevoli, 65 contrari e una sola astensione, il Senato ha confermato la fiducia al governo approvando definitivamente il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 145, relativo ai lavoratori stranieri e alla gestione dei flussi migratori. Dopo aver superato l’esame alla Camera, il provvedimento è ora legge.

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